L'INIZIATIVA PUBBLICA DI PROGETTO COMUNISTA DEL 13 MARZO A ROMA

 

Trovate di seguito una breve nota di resoconto con alcune foto e un articolo pubblicato su Liberazione di giovedì 18 marzo 2004, relativi all'iniziativa pubblica promossa da Progetto Comunista che si è tenuta sabato 13 marzo a Roma.

Seguirà nei prossimi giorni la pubblicazione, in un apposito opuscolo, degli atti dell'iniziativa stessa.

Sommario:

Buona lettura

la redazione Web


 
Care compagne, cari compagni, la manifestazione nazionale dell'Associazione Progetto Comunista -tenutasi sabato 13 a Roma- ha registrato un incontestabile successo (di cui dà conto anche l'articolo, pubblicato su Liberazione di ieri, che riportiamo qui sotto).
L'enorme salone dell'Istituto Galilei era letteralmente gremito. Superiore alle aspettative è stata la presenza di nuovi compagni, in particolare di Roma, interni ed esterni al partito.
Il livello politico dell'iniziativa è stato obiettivamente elevato, coprendo l'intera gamma delle questioni politiche e strategiche, nazionali e internazionali, che attengono alla "Rifondazione" comunista e che incrociano oggi la battaglia interna al Prc.
Il titolo dell'iniziativa ("l'attualità del progetto comunista") ha rispecchiato pienamente il suo contenuto. In un certo senso potremmo dire che il nostro convegno ha rappresentato la risposta, alternativa e complessiva, sul terreno del marxismo rivoluzionario, al convegno bertinottiano di Venezia. Anche per questo abbiamo pensato di raccogliere gli atti dei lavori in uno specifico opuscolo (che sarà disponibile nelle prossime settimane).
Inoltre l'intero svolgimento della manifestazione ha visto una forte attenzione e partecipazione dell'insieme dei compagni presenti, con una tensione positiva e attiva a sostegno della comune battaglia. Il clima di entusiasmo collettivo che ha concluso la manifestazione è peraltro la migliore misura della sua riuscita.
Naturalmente ogni realtà locale avrà l'opportunità di riflettere su come investire nel proprio ambito di intervento le risultanze dell'iniziativa nazionale. Ma complessivamente pensiamo si possa dire che è stato compiuto un passaggio reale e importante nella costruzione della nostra prospettiva politica. Ciò che oggi disloca su un piano più avanzato tutto il nostro lavoro.
 
Marco Ferrando
 

 

Il convegno di “Progetto Comunista”

 

Una critica forte e preoccupata all’attuale corso politico del Prc. La riaffermazione della richiesta del Congresso straordinario del Partito. Il rilancio e attualizzazione di una proposta di rifondazione “rivoluzionaria” leninista, nazionale ed internazionale.

Sono questi i temi centrali dell’iniziativa pubblica tenuta sabato scorso da parte di Progetto Comunista “sinistra del Prc”, presso l’Istituto Galilei a Roma.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di circa seicento militanti del Partito, provenienti da tutta Italia, ed anche di numerosi interlocutori ed osservatori esterni, entro una sala gremita.

L’introduzione di Franco Grisolia (Direzione Nazionale Prc) ha prevalentemente rivendicato l’attualità del leninismo oggi, attraverso un collegamento tra la ricostruzione della memoria “vera” di Lenin, rivoluzionaria ed antistaliniana, e la questione «oggi decisiva» della rifondazione di un partito internazionale, marxista-rivoluzionario, della classe operaia e delle masse oppresse. Ciò a partire «sia dalla crisi delle direzioni attuali del movimento operaio, sia dalla ripresa di movimenti di massa e, in alcuni casi, di autentiche crisi rivoluzionarie, come in Bolivia»; che dimostrerebbero tutta l’attualità delle categorie rivoluzionarie del leninismo: la forza, il potere dei lavoratori, la funzione determinante del partito.

L’introduzione è stata seguita da singoli interventi tematici da parte di diversi dirigenti della minoranza del Prc attorno ai nodi centrali del dibattito attuale sulla rifondazione: “Il comunismo oggi” (Francesco Ricci), “Non violenza o rivoluzione” (Fabiana Stefanoni), “La religione oppio dei popoli” (Ruggero Mantovani), “Quale internazionalismo” (Tiziano Bagarolo), “Una direzione alternativa delle lotte” (Marco Verruggio). Un quadro di contributi approfonditi che, da angolazioni tematiche diverse, hanno espresso una comune critica di fondo dell’impostazione politico- teorica emersa dal recente convegno del Prc a Venezia, proponendo in alternativa una prospettiva anticapitalista rivoluzionaria quale «unica risposta reale, non illusoria» alla crisi congiunta del capitalismo e del riformismo internazionale, sia socialdemocratico sia poststaliniano.

Le conclusioni di Marco Ferrando (Direzione Nazionale Prc) hanno ripreso le coordinate generali della discussione riconducendole al terreno più direttamente politico della linea attuale del partito e alla “necessità” - secondo Ferrando - «di una svolta politica e strategica generale». In particolare vi sarebbe «una connessione indiretta, ma profonda, nel partito tra il rifiuto del leninismo, l’innovazione identitaria della non violenza e lo sviluppo di una prospettiva di governo con l’Ulivo». «Si irride alla presa del Palazzo d’Inverno perché si bussa alla porta di Palazzo Chigi», ha affermato Ferrando. Il quale, nel considerare potenzialmente “distruttivo” l’eventuale sbocco di un governo Ulivo-Prc ha riproposto un’alternativa politica di linea incentrata sull’indipendenza del movimento operaio e dei movimenti di massa dal centro liberale (Margherita e maggioranza Ds) ritenuto «espressione del capitale finanziario». «Cacciare Berlusconi sì, governare con l’Ulivo no» è stata la traccia della proposta avanzata, connessa al rilancio strategico della lotta per l’alternativa socialista, in Italia, in Europa e nel mondo, quale «fondamento indispensabile dell’autonomia dei comunisti».