"Vogliono revocare la mia candidatura"
Intervista a Maco Ferrando, pubblicata su "Affari", 14 febbraio 2006

Marco Ferrando, leader di Progetto Comunista, la minoranza trotzkista di Rifondazione, spiega ad "Affari" le sue posizioni dopo lo scontro con i vertici del Prc.

Anche Bertinotti ha preso posizione contro le sue opinioni su Nassiriya...

"E' una cosa curiosa. Perché è dal '94 che io presento in ogni congresso documenti alternativi a quelli della maggioranza del gruppo dirigente. Non è una rivelazione che io abbia una posizione diversa. Qui il discorso è un altro".

Quale?

"Se il partito decide o meno di chinare la testa di fronte alle ingiunzioni pubbliche di Fini e D'Alema che hanno chiesto pubblicamente la mia cancellazione dalle liste. E' in discussione il principio fondamentale della sovranità del partito".

Pensa che verrà candidato alla fine?

"So da qualche minuto che la segreteria ha intenzione di proporre ai membri del comitato politico nazionale la revoca della candidatura. Sarà poi il comitato a dare una risposta. E già lì c'è il primo problema".

Ovvero?

"Il 41% del comitato non ha intenzione di recedere da una candidatura votata dall'insieme dell'organismo e che nel merito trova d'accordo tutta quella fetta di partito, non solo la mia area. Ma anche i compagni Bertinottiani dovranno dire se accettano il diktat del ministro degli Esteri di un governo di guerra e di un ex presidente del Consiglio protagonista delle guerre umanitarie nei Balcani. O se vogliono difendere la sovranità politica di tutto il partito di fronte a intimidazioni, pressioni esterne e ingerenze scandalose nel suo libero dibattito".

Ma se non dovessero candidarla?

"Intanto si tratta di valutare come andrà. Ed è tutta una scommessa. Ma da subito vi sarà un pronunciamento molto largo, una vera e propria campagna che investirà tutto il partito, che sarà chiamato a pronunciarsi su una questione di elementare decenza democratica. Se questa avventura di governo inizia con questo passo falso…"

Cioè?

"Col chinare la testa a un D'Alema o a un Prodi…Vuol dire che Progetto comunista ha ragione. Che la condizione del Prc nell'Unione è del tutto subalterna, che Rifondazione serve solo a proteggere il fianco sinistro della coalizione e deve liberarsi dei candidati poco presentabili nei salotti buoni della borghesia e del capitalismo italiano. Perché chi comanda sono loro. Non mi sembra di buon auspicio questa subordinazione".

Marco Rizzo è stato uno dei pochi a difenderla. Un passaggio nel Pdci è possibile?

"No, assolutamente…E' impensabile. E' una forza politicamente e culturalmente molto diversa da noi e del tutto interna all'Unione. Noi facciamo battaglia nel nostro partito per salvarne l'autonomia. Perché si inizia così…immaginiamo quale sarà la fine del film".

Francesco Borgonovo