Il bilancio delle “Forze del Disordine” nella tre giorni genovese conta:
un morto, circa 600 feriti, 250 arrestati, assalti e cariche indiscriminate
e a concludere, la rappresaglia contro la sede del Genoa Social Forum e
il massacro di tutti coloro che si trovavano nell’edificio. Per realiz-zare
il loro disegno le cosiddette forze dello ordine si sono servite di agenti
provocatori infiltra-ti tra i manifestanti per provocare incidenti a giustificare
le cariche sommarie. Obiettivo poli-tico di tale strategia è quello
di screditare l’intero movimento, di reprimere il dissenso, di chiarire
che da adesso in avanti qualsiasi tensione sociale sarà materia
di ordine pubblico e non questione politica. A questa nuova strategia della
tensione, il movimento deve rispon-dere con una mobilitazione ininter-rotta,
organizzata e che si ponga il problema della propria difesa. Occorre perseguire
i seguenti obiettivi:
· Dimissioni del ministro degli interni, del capo della polizia
e dei carabinieri
· Liberazione degli arrestati
· Risarcimento delle vittime
· Istituzione di una commis-sione parlamentare che accerti le
responsabilità
A tale proposito ci sembra giusto denunciare il tentativo del centro
sinistra di sfruttare l’accaduto per fini politici di parte, dimenticando
che la gestione dell’ordine pubblico sotto il governo dell’ulivo non è
stata molto diversa da quella del Polo (i fatti di marzo a Napoli parlano
chiaro). A questi obiettivi immediati il movimento deve fare seguire un’azione
po-litica che continui ad attaccare le interna-zionali del capitale (WTO,
FMI, G8, Banca Mondiale, …) nel momento di loro massima impopolarità.
Bisogna in maniera definita continuare la lotta perché solo riconducendo
i mezzi di produzione e di riproduzione della vita alla proprietà
sociale, posta sotto il controllo dei lavoratori/trici è possibile
creare le condizioni di una pianificazione democratica delle economie dei
singoli paesi che ridefinisca le priorità in base alla volontà
e alle urgenze della larga maggioranza dell’umanità.
PRC –AREA PROGRAMMATICA PROGETTO COMUNISTA DI PESCARA