CONTRO LE AGGRESSIONI SQUADRISTE AI MIGRANTI
CONTRO IL GOVERNO BERLUSCONI E LA LEGGE BOSSI-FINI
PER L'UNITA' DI CLASSE CON I LAVORATORI IMMIGRATI


Contro la legge Bossi-Fini, il 15 maggio a Vicenza, lo sciopero provinciale proclamato da un largo fronte sindacale, sulla spinta dei lavoratori immigrati, ha registrato una larga partecipazione di lavoratori; realizzando un fronte unitario di proletariato internazionale.

A Venezia la piccola borghesia, negli stessi giorni, reagiva organizzando aggressioni di chiara connotazione squadrista contro la componente pił debole dei migranti, i venditori ambulanti.

Su questo settore di lavoratori si materializzano e deviano le contraddizioni proprie del modo di produzione capitalistico ( concorrenza sleale nella produzione e nella distribuzione ), tale da ricordare i progrom del secolo scorso contro gli ebrei.

Dietro l'obiettivo di istigare l'odio razziale si nasconde un Capitale sempre pił aggressivo che per la propria sopravvivenza scarica la sua crisi anche sulla piccola borghesia.

Il governo Berlusconi, con la legge sull'immigrazione, sta cercando di riportare a forme di schiavitł i lavoratori, cominciando dai pił deboli, gli immigrati.

Progetto Comunista esprime la pił completa solidarietą di classe ai migranti colpiti e denuncia "le ambiguitą" dell'amministrazione di Centrosinistra di Venezia sulla vicenda (richiesta di intervento del Ministro dell'Interno, fornitura ai vigili urbani di attrezzature atte alla repressione, richiami alla sicurezza, etc) ambiguitą che ha una base di classe, costituendo la piccola borghesia una delle sue basi elettorali.

CHIEDIAMO

Il blocco della legge Bossi-Fini e l'abolizione della Legge Turco-Napolitano voluta dal governo Prodi e che contiene le norme sui campi di detenzione
Sanatoria generalizzata
Chiusura dei campi lager
Pieno godimento dei diritti politici e sindacali
Permesso di soggiorno rilasciato dai Comuni e non dalle Questure

Questi punti devono far parte di una piattaforma generale transitoria per una vertenza generale, contro il Governo e il padronato, che unifichi i lavoratori tutti, contro la precarietą e la flessibilitą, per il diritto alla casa e i diritti civili.