IL NEMICO E' IN CASA NOSTRA

SCIOPERO GENERALE
CONTRO LA GUERRA


L'aggressione all'Afghanistan dell'imperialismo americano ed europeo (con la benedizione del Vaticano) va contrastata dalla più ampia mobilitazione dei lavoratori e dei giovani. Contemporaneamente va denunciato il patriottico sostegno ai preparativi di guerra del governo Berlusconi prontamente offerto dalla "opposizione" di centrosinistra (DS e Margherita) con il solito gioco delle "astensioni incrociate", già sperimentato durante i bombardamenti su Belgrado con al governo l'Ulivo: quando gli interessi del capitalismo chiamano, la risposta dei due poli dell'alternanza borghese arriva sempre in coro. Dopo aver giustificato e sostenuto la guerra (chiamandola con altri nomi), D'Alema e Rutelli vengono qui oggi a marciare "per la pace", approfittando delle ambiguità della piattaforma della Tavola della Pace su cui è indetta la Perugia-Assisi. Per questo era opportuna l'organizzazione, a partire dal GSF, di una manifestazione alternativa, su una piattaforma coerentemente avversa alla guerra.

L'attacco sferrato dalle vecchie potenze coloniali contro uno dei popoli più poveri e martoriati del mondo non ha nulla a che vedere con la lotta al terrorismo islamico che anzi trarrà purtroppo da questi nuovi crimini di guerra nuovo alimento e consenso presso i popoli oppressi. Ben altri sono gli obiettivi reali della guerra: consolidare ed estendere il controllo diretto su Medio Oriente ed Eurasia, zona strategica e cruciale degli equilibri internazionali; combattere la recessione economica con il rilancio delle spese militari e di guerra; intimidire i movimenti di liberazione nei Paesi dipendenti, a partire dai popoli mediorientali, dal popolo palestinese; colpire i lavoratori d'occidente, cogliendo il pretesto della guerra per attaccare diritti sociali e sindacali.

Sia il popolo afgano a rovesciare i Talebani, non le potenze coloniali che ieri li hanno utilizzati e che oggi vogliono sostituirli con propri fantocci.
Siano i lavoratori d'occidente a mobilitarsi contro la guerra, perché non hanno nulla a che spartire con gli interessi delle compagnie petrolifere, con i produttori e mercanti d'armi, con i propri governi. Ed hanno anzi tutto da guadagnare da una disfatta degli aggressori che potrebbe dare un nuovo impulso alla lotta nei Paesi capitalisti e nei Paesi dipendenti.
Sia il movimento antiglobalizzazione a mobilitarsi contro la guerra, perché non c'è lotta contro i poteri dominanti se non a fianco dei popoli dominati. Senza illusioni in un inesistente "diritto internazionale" al di sopra della divisioni in classi del mondo o in un "rinnovato ruolo dell'ONU", che è sempre stata e sempre sarà solo la "foglia di fico" dell'imperialismo e difatti anche stavolta ha legittimato la guerra.

Un movimento che sappia coniugare le ragioni della critica antiglobalizzazione e le vertenze dei lavoratori e dei disoccupati, attorno a una piattaforma unificante che rivendichi aumenti salariali, salario minimo garantito intercategoriale, salario sociale ai disoccupati, abolizione delle leggi di precarizzazione del lavoro, assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari. Solo la ricomposizione di un fronte unitario di lotta contro la Finanziaria di guerra (militare e sociale) del governo, che prepari lo sciopero generale, potrà determinare la cacciata di Berlusconi; solo l'indipendenza del movimento dal centrosinistra potrà garantire che questa lotta non venga utilizzata per riaprire la porta all'alternanza e a un nuovo governo antioperaio di centrosinistra ma si indirizzi invece verso una alternativa dei lavoratori, un'alternativa di potere e di società.

Perché solo la prospettiva del rovesciamento rivoluzionario della società borghese e delle sue strutture di dominio, solo la costruzione del potere proletario potrà liberare un futuro di progresso per l'umanità
 

· SOLIDARIETA' DI CLASSE INTERNAZIONALE CONTRO L'IMPERIALISMO E I SUOI GOVERNI, PER LA SCONFITTA DELLA LORO AGGRESSIONE ALL'AFGHANISTAN!

· PER LA DIFESA DELL'AFGHANISTAN, NONOSTANTE I TALEBANI, CONTRO L'AGGRESSIONE IMPERIALISTA!

· PER LA NAZIONALIZZAZIONE SENZA INDENNIZZO E SOTTO CONTROLLO OPERAIO DELLE INDUSTRIE DI MORTE, DI QUELLE CHE LICENZIANO E INQUINANO!

· PER LO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA!
 

Progetto comunista
(area programmatica marxista rivoluzionaria del PRC)