Odg presentato da Fabiana Stefanoni al Coordinamento Nazionale dei Giovani Comunisti (8 dicembre 2002)
Negli ultimi mesi gli studenti dell'università di Cagliari sono
stati oggetto del più forte attacco al loro diritto allo studio.
Dopo la ristrutturazione della formazione universitaria, quali l'autonomia
e la riforma sarda della struttura dei corsi di laurea, a tutto vantaggio
delle logiche del mercato, gli studenti devono ora affrontare un ulteriore
ostacolo al conseguimento del loro titolo di studio. Il consiglio d'amministrazione
dell'ateneo di Cagliari ha infatti approvato un nuovo regolamento tasse,
prevedendo un aumento del 100% per la fascia di reddito più bassa.
Le false giustificazioni circa i problemi di bilancio d'ateneo portate
dal rettore sono state immediatamente smascherate dagli studenti. In realtà,
gli scopi della nuova regolamentazione sono di altra natura: eliminare
dalla formazione universitaria gli studenti delle fasce più deboli,
sferrando un duro attacco al diritto allo studio attraverso una pesante
selezione di classe. Fino ad oggi 4000 studenti non si sono potuti iscrivere
all'università per questioni di reddito, ma ben più cospicua
è la parte di quelli che pur iscritti hanno visto deteriorate ulteriormente
le proprie condizioni materiali di vita. Crediamo che questo non sia un
attacco solo agli studenti, ma anche alle famiglie e ai lavoratori stessi.
Gli studenti non si sono tuttavia arresi: dal 12 di novembre hanno occupato
alcune delle facoltà più importanti dell'ateneo, resistendo
alle promesse, alle lusinghe e alle minacce del rettore. Il 5 di dicembre
hanno, tra l'altro, occupato il rettorato per impedire i lavori del consiglio
di amministrazione. La loro battaglia, oltre che puntualizzare l'esigenza
di un'università pubblica e gratuita, è finalizzata anche
all'assunzione dei docenti necessari per alcune importanti facoltà
che, attualmente, non detengono nemmeno 1/3 dei docenti necessari. Un esempio
su tutti la facoltà di psicologia. Ora più che mai, è
importante appoggiare questi compagni e gli studenti nella loro lotta.
Il coordinamento nazionale dei Giovani comunisti esprime solidarietà
agli studenti sardi e al loro comitato dei riferimento, denominato "Studenti
antagonisti contro le tasse" e si impegna, a partire dai giovani comunisti
presenti in Sardegna, a sostenere tutte le forme di mobilitazione che gli
studenti riterranno utili al conseguimento del risultato, espresso anche
dalle loro parole d'ordine "No all'aumento delle tasse, no all'università
di classe".