SEMINARIO NAZIONALE
Marina di Massa, 30 giugno - 1 luglio 2001
ORDINE DEL GIORNO CONCLUSIVO APPROVATO
Il seminario nazionale di Progetto comunista conferma pienamente le
ragioni generali dell’area programmatica e il suo impegno nella rifondazione
di un progetto comunista e rivoluzionario.
La conclusione del ciclo politico segnato dai governi di centrosinistra
con l’avvento del governo Berlusconi, rimarca il bilancio profondamente
negativo e fallimentare della maggioranza dirigente del Prc e della sua
linea politica e strategica. Una linea di pressione critica sul centrosinistra
che non ha prodotto alcun risultato: né per il movimento operaio,
coinvolgendo anzi il partito per metà legislatura nel sostegno a
quelle politiche antipopolari che hanno spianato la strada a Berlusconi;
né per lo stesso partito, che non solo non ha minimamente capitalizzato
a sinistra la crisi storica dei Ds, ma che anzi ha subito complessivamente
una pesante erosione di consenso nel corso della legislatura.
Ma soprattutto al mancato bilancio del fallimento di una linea corrisponde
la sua riproposizione di fondo. La proposta della sinistra plurale – cioè
di uno schieramento di governo di alternanza con l’apparato liberale Ds
come proposta centrale per il 2006 – rinnova un rischio mortale per il
partito: quello di un coinvolgimento di governo con forze borghesi, coinvolgimento
inammissibile per un partito comunista, che segnerebbe la distruzione del
Prc come forza autonoma di classe.
Il seminario nazionale di Progetto comunista rilancia pertanto la propria
proposta politica e strategica alternativa. Impegnandosi a valorizzarla
sia all’interno del partito, sia nell’intervento interno ai movimenti e
alla lotta di classe: un intervento di massa che oggi acquista una maggiore
rilevanza sia in relazione al nuovo scenario politico sia soprattutto in
rapporto ai sintomi preziosi del disgelo sociale. L’indipendenza politica
del movimento operaio è la leva decisiva di un’opposizione radicale
di massa contro il governo delle destre finalizzata a creare le condizioni
della sua cacciata. Ed è l’asse di lotta per la costruzione di un’egemonia
alternativa tra le masse entro un processo di ricomposizione di un blocco
sociale alternativo.
Ma la lotta per l’indipendenza di classe va ancorata ad una aperta
proposta anticapitalistica, di respiro nazionale ed internazionale, che
combatta ogni illusione riformistica. Da qui la centralità di una
elaborazione programmatica di tipo transitorio che in ogni lotta, in ogni
movimento e dinamica di classe colleghi gli obiettivi immediati con la
prospettiva rivoluzionaria: un collegamento che non può ridursi
ad un fatto letterario, né a schemi scolastici, ma che al contrario
deve ricercare una concreta capacità di raccordo con le reali dinamiche
della lotta di classe e il livello di coscienza dei lavoratori. Sviluppare
la coscienza dei lavoratori in direzione della necessità della prospettiva
socialista: questa è la funzione del metodo transitorio e, più
in generale, della politica dei comunisti.
Centrale in questo senso è una chiara battaglia programmatica
transitoria e socialista da parte di Progetto comunista nell’attuale movimento
antiglobalizzazione, sulla base dell’appello per la formazione di una tendenza
rivoluzionaria nel movimento. Così come centrale è lo sviluppo
e il coordinamento dell’intervento sindacale dei compagni e delle compagne
di Progetto comunista: assumendo l’impegno, a questo fine, di uno specifico
convegno entro fine anno che, sulla base delle indicazioni espresse dalla
seconda mozione congressuale, approfondisca le problematiche attuali del
lavoro dei compagni e delle compagne di Progetto comunista nei sindacati
e nei luoghi di lavoro e segni un passo avanti della loro azione comune.
Il seminario nazionale di Progetto comunista ritiene essenziale, più
in generale, sulle basi politiche e programmatiche indicate, un impegno
di lotta per la rifondazione dell’Internazionale comunista e rivoluzionaria
come rifondazione della Quarta Internazionale. Entro un processo di raggruppamento
rivoluzionario nel mondo di tutte le forze e tendenze d’avanguardia della
classe lavoratrice che al di là delle diverse provenienze e collocazioni
attuali siano disponibili a convergere nel recupero e riattualizzazione
dei fondamenti politici, strategici, programmatici del marxismo rivoluzionario.
Partendo dalla complessività che i compiti internazionali impongono
è importante iniziare da subito un confronto franco con quelle forze
politiche europee (v. Francia, Grecia, Gran Bretagna, ecc.) che sono come
noi coinvolte nella battaglia contro l’Europa imperialista.
Il seminario nazionale di Progetto comunista dà mandato ai compagni
del Comitato politico nazionale aderenti all’area di elaborare una traccia
di proposta congressuale per il V Congresso nazionale del Prc conforme
agli indirizzi di fondo qui indicati, offrendola ad un’ampia discussione
democratica dell’area programmatica.