Il CPF di Bologna ritiene che in Emilia-Romagna sia a tutt’oggi impossibile
arrivare ad un accordo coi DS e il centrosinistra, appunto partendo dalle
differenze programmatiche sostanziali che separano il PRC dalle forze che
hanno gestito fino ad oggi il governo della regione, che continuano la
loro politica di attacco alle condizioni di vita delle classi subalterne.
Vi è quindi da evidenziare l’assoluta mancanza di inversione di
rotta da parte del centrosinistra emilianoromagnolo, come conferma la legge
privatrizzatrice del patrimonio abitativo pubblico.
In questo quadro accordi elettorali con il centrosinistra emilianoromagnolo rischiano, da un lato, di rallentare il processo di rifondazione comunista, inteso come costruzione di un polo politico e sociale di classe alternativo a quello dominante; dall’altro di continuare ad alimentare quelle ambiguità che hanno già segnato negativamente il trend elettorale del nostro partito.
Il CPF di Bologna ritiene necessario preparare fin da ora il PRC ad
una presentazione autonoma alle elezioni regionali ed invita il Comitato
Regionale ad attrezzare politicamente ed organizzativamente il partito.
Michele Terra