A pochi mesi dalla pesante sconfitta elettorale subita dal nostro partito alle elezioni europee ed amministrative del giugno scorso siamo già ad affrontare la preparazione per le regionali del 2000 che assumono un’importanza fondamentale per lo stesso futuro del PRC.
 

Il CPF di Bologna ritiene che in Emilia-Romagna sia a tutt’oggi impossibile arrivare ad un accordo coi DS e il centrosinistra, appunto partendo dalle differenze programmatiche sostanziali che separano il PRC dalle forze che hanno gestito fino ad oggi il governo della regione, che continuano la loro politica di attacco alle condizioni di vita delle classi subalterne. Vi è quindi da evidenziare l’assoluta mancanza di inversione di rotta da parte del centrosinistra emilianoromagnolo, come conferma la legge privatrizzatrice del patrimonio abitativo pubblico.
 

In questo quadro accordi elettorali con il centrosinistra emilianoromagnolo rischiano, da un lato, di rallentare il processo di rifondazione comunista, inteso come costruzione di un polo politico e sociale di classe alternativo a quello dominante; dall’altro di continuare ad alimentare quelle ambiguità che hanno già segnato negativamente il trend elettorale del nostro partito.

Il CPF di Bologna ritiene necessario preparare fin da ora il PRC ad una presentazione autonoma alle elezioni regionali ed invita il Comitato Regionale ad attrezzare politicamente ed organizzativamente il partito.
 

Michele Terra