Il Cpf del PRC di Bologna esprime la massima preoccupazione per gli
accordi che si stanno stringendo tra il nostro partito ed il centrosinistra
in vista delle prossime elezioni regionali. A tutt’oggi dovrebbero essere
ben tredici regioni su quindici a vedere Rifondazione alleata al centrosinistra,
un quadro politico che, quindi, si prefigura come una strategia di avvicinamento
a livello nazionale al centrosinistra; perfino , come il Piemonte ove sembra
sosteremmo il ministro Turco al quale facciamo opposizione in parlamento,
in situazioni nelle quali il centrosinistra presenta candidature alla presidenza
di personaggi di netta fede liberista e anticomunista (Cacciari, Martinazzoli,
Turco, ecc.).
Il Cpf di Bologna, peraltro, rileva come il recente congresso dei DS
abbia definitivamente sancito la fine di questo partito come forza di sinistra
legata alla difesa degli interessi delle classi subalterne; al contrario
è ormai chiaro che il partito di Veltroni si presenta oggi come
elemento di garanzia di pace sociale in completa obbedienza ai dettami
del grande capitale, come ha dimostrato, anche dal punto di vista simbolico,
l’incontro tra Veltroni e Agnelli durante il congresso.
L’Emilia-Romagna, nella sua specificità storica di regione “rossa”,
non è assolutamente indenne dal fenomeno che contraddistingue, oggi
come nel recente passato, i DS ed i loro alleati come portatori di politiche
liberiste ed antipopolari. Il Cpf di Bologna chiede, quindi, alla segreteria
regionale ed al comitato politico regionale del partito di annunciare la
presentazione alternativa del PRC al centrosinistra per le elezioni regionali.