Ordine del Giorno per il CPF di Bologna del 25 gennaio 2000



Il Cpf del PRC di Bologna esprime la massima preoccupazione per gli accordi che si stanno stringendo tra il nostro partito ed il centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali. A tutt’oggi dovrebbero essere ben tredici regioni su quindici a vedere Rifondazione alleata al centrosinistra, un quadro politico che, quindi, si prefigura come una strategia di avvicinamento a livello nazionale al centrosinistra; perfino , come il Piemonte ove sembra sosteremmo il ministro Turco al quale facciamo opposizione in parlamento, in situazioni nelle quali il centrosinistra presenta candidature alla presidenza di personaggi di netta fede liberista e anticomunista (Cacciari, Martinazzoli, Turco, ecc.).
Il Cpf di Bologna, peraltro, rileva come il recente congresso dei DS abbia definitivamente sancito la fine di questo partito come forza di sinistra legata alla difesa degli interessi delle classi subalterne; al contrario è ormai chiaro che il partito di Veltroni si presenta oggi come elemento di garanzia di pace sociale in completa obbedienza ai dettami del grande capitale, come ha dimostrato, anche dal punto di vista simbolico, l’incontro tra Veltroni e Agnelli durante il congresso.
L’Emilia-Romagna, nella sua specificità storica di regione “rossa”, non è assolutamente indenne dal fenomeno che contraddistingue, oggi come nel recente passato, i DS ed i loro alleati come portatori di politiche liberiste ed antipopolari. Il Cpf di Bologna chiede, quindi, alla segreteria regionale ed al comitato politico regionale del partito di annunciare la presentazione alternativa del PRC al centrosinistra per le elezioni regionali.