I risultati delle elezioni amministrative in Francia
Cari compagni, care compagne, vi giriamo qui sotto una nostra lettera
a Liberazione sulle elezioni comunali francesi, lettera pubblicata (con
qualche taglio) su Liberazione di giovedì 15, cioè dopo il
primo turno elettorale. Ci pare che l'esito del secondo turno delle elezioni,
svoltosi domenica, confermi pienamente la nostra analisi e smentisca l'interpretazione
pro-sinistra plurale avanzata dalla segreteria del partito. La sinistra
plurale vince al secondo turno a Parigi, di misura, ma solo grazie alle
fratture interne al centrodestra; mentre perde in gran parte del territorio
nazionale. Nel contempo il PCF subisce un risultato pessimo e non governa
più in nessun comune sopra i centomila abitanti; mentre la sinistra
di opposizione al governo Jospin (Lutte Ouvrière e LCR) moltiplica
i voti. Cercare, come fa Fausto Bertinotti, di usare questo risultato come
una "conferma" della linea perseguita dal PRC, di costruzione in Italia
di una "sinistra plurale" (di governo) con gli apparati della burocrazia
liberale DS, significa davvero deformare i fatti che hanno una valenza
politica di segno diametralmente opposto.
F.R.
Caro direttore, mi sembra che il risultato del primo turno delle comunali
francesi andrebbe studiato con attenzione. Da una lettura delle cifre mi
pare si evidenzi una tenuta del centrodestra nonostante le sue divisioni
interne (e grazie anche alla crisi dell'estrema destra). Al contempo queste
divisioni nel centrodestra regalano in alcuni casi, ad esempio a Parigi
(dove c'era la guerra tra Seguin e Tiberi), la possibilità alla
"sinistra plurale" di arrivare al secondo turno e forse di vincere. Ma
in generale il governo della "sinistra plurale" non viene premiato dal
voto popolare, come dimostrano tre elementi inequivocabili: la sconfitta
o il risultato pessimo di quattro ministri di Jospin (Guigou, Gayssot,
Moscovici, Voynet; mentre anche lo a Lilla perde ben 6 punti percentuali
rispetto alle comunali precedenti); la crescita enorme dell'astensione;
ma soprattutto lo straordinario risultato della sinistra rivoluzionaria.
Come scrive giustamente Liberazione, Lutte Ouvrière e la LCR superano
sommati il 10% dove si presentano, mentre il PCF cala ovunque. Per questo
mi pare un po' "tirato" parlare di una "lezione francese" che verrebbe
laddove "la sinistra è plurale" e "autonoma dal centro economico".
Io trarrei invece la lezione opposta da questo voto: la crescita della
opposizione di sinistra al governo della "sinistra plurale" conferma gli
spazi di una opposizione di classe alle politiche del grande capitale,
gestite in questi anni in Francia da Jospin (record di privatizzazioni,
aumento della flessibilità del lavoro col paravento della riduzione
su base annua, partecipazione alla guerra imperialista contro la ex Jugoslavia).
saluti comunisti,
Francesco Ricci
(Direzione nazionale PRC)
13 marzo 2001