Dichiarazione di Marco Ferrando
(Direzione nazionale PRC)
Riportiamo un comunicato stampa fatto a nome della nostra area dal compagno
Marco Ferrando circa alcune recenti dichiarazioni stampa del segretario
del partito Bertinotti. Come purtroppo spesso accade, alcune interviste
ai giornali chiariscono meglio dello stesso dibattito in CPN (di per sé
comunque inequivoco) qual è l'orientamento del gruppo dirigente
maggioritario del partito. L'intervista a cui si fa riferimento è
apparsa sul Corriere della Sera di mercoledì 18 settembre ("Bertinotti:
rompere il centrosinistra in tre, così si compatta l'opposizione").
Per chi non l'avesse vista riportiamo i passaggi salienti delle dichiarazioni
del segretario:
Bertinotti: "Allora io dico cambiamo il gioco, bisogna rompere il centrosinistra
e riorganizzare le forze dell'opposizione. Mi affido a un processo, naturalmente
non sarà come schiacciare un interruttore."
Corriere: "Riorganizzarle come?"
Bertinotti: "In modo speculare a oggi: sinistra antagonista e sinistra
riformista insieme che provano a parlare con la componente moderata". (...)
Corriere: "La grande scomposizione e ricomposizione delle forze che
propone avrebbe le caratteristiche di un'innovazione storica: crede che
dovrebbe portare con sé nuovi leader?"
Bertinotti: "Sono indifferente alla questione. Comunque, nuovi leader?
Mah, non è mica detto."
La posizione è molto chiara ed esplicitata maggiormente che nell'ordine
del giorno di maggioranza votato all'ultimo Comitato Politico Nazionale
(odg peraltro approvato col significativo sostegno di tutte le anime della
maggioranza, compresa l'area di Confalonieri e Ferrari che rivendica come
obiettivo del partito "un centrosinistra più a sinistra"). E non
si tratta di deformazioni del giornale borghese: come dimostra l'ancora
più chiara sintesi fatta da Rina Gagliardi delle posizioni espresse
dal segretario nel dibattito con Cofferati avvenuto alla festa nazionale
di Liberazione (v. Liberazione, 18 settembre 2002).
Rina Gagliardi (sintetizzando l'intervento del segretario): "(...)
la rottura della gabbia del centrosinistra come ipotesi che consentirebbe
una spinta in avanti all'intera architettura politica italiana, e una sua
diversa dislocazione. (...) Bertinotti propone la rottura della prigione
ulivista, per costruire una "sinistra plurale", dove sinistra "riformista"
e sinistra d'alternativa definiscono un'alleanza, nei termini nuovi che
dicevamo. (...) Questa sinistra plurale discuterà su quali contenuti
ci si allea, o non ci si allea, col il Centro." (corsivo nostro).
A queste dichiarazioni, che non configurano una
svolta ma certo esplicitano posizioni che da sempre cerchiamo di chiarificare,
ha risposto il compagno Ferrando con la dichiarazione che riportiamo qui
sotto.