L’ ANTFASCISMO NON E’ UN REATO !

 

TUTTI GLI ARRESTATI DEVONO ESSERE LIBERATI

 

ORA E SEMPRE RESISTENZA

 

25 GIOVANI ANTIFASCISTI SONO INCARCERATI DA MOLTE SETTIMANE PER ESSERSI OPPOSTI L’ 11 MARZO A MILANO AD UNA PARATA FASCISTA.

 

Come si è arrivati alla giornata dell’ 11 marzo e alla loro reclusione ?

 

Milano medaglia d’ oro alla resistenza, città simbolo per le lotte operaie e per la sua anima profondamente antifascista, in decine di anni ha dovuto subire sia la violenza dello stato sia quella delle bande di neofascisti.

 

Basta ricordarsi della strage di piazza Fontana e della morte dei compagni Gaetano Amoroso, Alberto Brasili, Claudio Varalli, Fausto e Iaio, Dax per capire che permettere una manifestazione di un migliaio di neofascisti della Fiamma tricolore, sia una vera e propria provocazione. Milano non ha mai dato agibilità politica ai fascisti, ma gli apparati dello stato hanno concesso loro in tutti questi anni l’agibilità di uccidere. Apparati dello stato che anche in questi mesi hanno permesso centinaia di aggressioni squadristiche in tutto il paese.

 

LE RESPONSABILITA’ POLITICHE DEI PARTITI DELL’ UNIONE SONO ENORMI:

in piena campagna elettorale, un silenzio assordante ha accompagnato i giorni precedenti all’ 11 Marzo. Invece di lanciare in forze la mobilitazione contro questa giornata fascista, Rifondazione Comunista in primis, ha lasciato la città in mano alle destre !

Questa è la logica che mette sullo stesso piano i Partigiani con i repubblichini di Salo’ come scrivono Pansa e Violante, o che annulla il valore della resistenza come teorizza Bertinotti.

 

VEDERE SFILARE PER MILANO I NEOFASCISTI INNEGGIANTI IL DUCE, NELLA PIENA LEGITTIMITA’ DI AGIRE E’ UN INSULTO PER CHI HA DATO LA VITA PER LIBERARLA DAL NAZI-FASCISMO.

 

Quello che bisogna ricostruire è un tessuto comune di opposizione nelle fabbriche, nei quartieri delle megalopoli, nei luoghi di studio e dare un respiro ideale alla vita di tanti giovani compagni che non vogliono farsi omologare e cancellare dai programmi filo-capitalistici dell’Unione.

 

DOBBIAMO BATTERCI CONTRO LE LEGGI SUI REATI ASSOCIATIVI VOLUTE ANCHE DAI PARTITI DEL CENTROSINISTRA.

 

Quanto è successo a Milano è il risultato dell’ impotenza di un movimento su cui pesa gravemente il voltafaccia di Rifondazione e delle sue attuali scelte governative.

 

IL NOSTRO IMPEGNO PRIORITARIO DEVE ESSERE QUELLO DI FARE USCIRE SUBITO DAL CARCERE I 25 GIOVANI COMPAGNI DI MILANO.

NON POSSIAMO PERMETTERE CHE A VENT’ ANNI SI FINISCA IN CARCERE PER ANTIFASCISMO.

NON POSSIAMO PERMETTERE CHE L’ ANTIFASCISMO DIVENTI UN REATO

 

IL MOVIMENTO COSTITUTIVO DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI ADERISCE ALL’ APPELLO DEI CENTRI SOCIALI DI MILANO PER LA GIORNATA DEL 17 GIUGNO.