LETTERA DI F. GRISOLIA A LIBERAZIONE

Caro direttore,

mi spiace che Liberazione, per dare notizia di quanto avvenuto al Cpn e

dell'elezione del compagno Giordano a segretario, abbia scelto non già un

normale e obiettivo articolo di cronaca bensì un pezzo di <colore> da un

lato molto retorico e dall'altro, nelle poche righe riservate al compagno

Ferrando, solo un grezzo tentativo di ironia. Non è così che si fa, non è

buon giornalismo e neppure un buon servizio al partito. A tutto il partito

perché così si immiserisce tutto il dibattito politico.

Chiariamo dunque ciò che è necessario.

Nel mio intervento di presentazione della candidatura Ferrando ho precisato

che come Progetto Comunista avevamo proposto all'insieme delle minoranze

congressuali una comune candidatura alternativa sulla base di due posizioni

politiche: a) il rifiuto dell'ingresso del Partito nel governo (posizione,

stante il quadro politico esistente, formalmente comune alle minoranze nel

congresso di Venezia) ; b) lo sviluppo di una consultazione democratica

all'interno del partito sul rapporto con l'Unione e il suo governo.

Su tale proposta abbiamo ricevuto, cosa che sinceramente non ci ha sorpreso

un rifiuto. Di fronte a ciò, poiché crediamo che la serietà e coerenza

politiche valgano più di ogni altra considerazione, abbiamo candidato il

compagno Ferrando. Ho anche chiarito che lo stesso metodo ci porta a fare le

nostre battaglie con lealtà e coerenza fino all'ultimo momento in cui saremo

in questo partito, al di là delle scelte che potremo fare tra pochi giorni,

quando l 'opzione organicamente governista del PRC si sarà definitivamente

consolidata. Aggiungo, con vera soddisfazione personale, che la stragrande

maggioranza dei componenti del CPN hanno espresso rispetto per questa nostra

posizione. L'unica eccezione ci sono apparsi i compagni di Falcemartello e i

dirigenti di "Sinistra Crica", a mio giudizio in evidente imbarazzo di

fronte ad una scelta di coerenza. Del resto il resto della stampa ha fatto

riferimento a questa presenza alternativa in modo assolutamente neutro, non

individuandoci alcunchè di strano. Spiace che Liberazione abbia voluto porsi

qualche gradino più in basso di loro.

L'articolo non cita poi neppure l'altro punto che non ha caso ha colto

l'attenzione dei media, cioè la questione Afganistan. Lì il voto che ha

respinto l'ordine del giorno da noi presentato rispetto alla battaglia per

il ritiro immediato e il voto contro il rifinanziamento della missione

militare è stato tradotto (crediamo non senza ragione) da la Repubblica con

il titolo "Sull'Afganistan Rifondazione cambia linea". E lì e in molti altri

giornali e stato sottolineato che una delle novità era costituita

dall'adesione alla "nuova posizione" espressa nel 'OdG Migliore delle ex

minoranze critiche (Ernesto e Sinistra critica, con qualche confusione nella

stampa sull'attegiamento di quest'ultima che invece ha avuto un

comportamento uguale a quello dell'Ernesto)

Mi permetto di pensare che sia bizzaro che di tutto ciò non si trovi eco nel

resoconto sul CPN del nostro giornale.

Come già detto, lo affermo con sincero dispiacere, anche nei confronti di un

compagno giornalista come Bocconetti che ho sempre stimato e che questa

volta mi pare si sia fatto prendere la mano e non sia stato all'altezza

delle sue capacità e della sua generale correttezza.

Con amicizia

Franco Grisolia