8 MARZO 2006: GIU’ LE MANI DALLA 194. NO ALLA PRECARIETA. NO ALLO STUPRO. NO AL PROGETTO CAPITALISTA/PATRIARCALE DI ESPELLERCI DAL MONDO DEL LAVORO PER SFRUTTARCI ANCORA DENTRO LE CASE FORNENDO SERVIZI GRATUITI

 

 

Hanno iniziato con la legge 40/2004 (sulla Procreazione Medicalmente assistita), approvata da “uno schieramento politico-istituzionale trasversale che va dai partiti di centro-destra ai partiti di centro-sinistra, con la dichiarazione nell’art. 1 i “diritti del concepito” (ledendo la dignità delle donne, disconoscendone la capacità giuridica e l’autoderminazione, oltre a minare la loro salute)… Poi hanno fatto l’”inchiesta parlamentare” sulla 194, autorizzata a tempo di record dal Presidente della Camera Casini. ( 1 ) Il Capo di uno Stato estero, il Vaticano, ha detto che la pillola abortiva “nasconde la gravità dell’aborto”; il ministro della salute, il fascista…. Francesco Storace… ha risposto: con un decreto ha vietato alle strutture ospedaliere l’importazione dall’estero di medicinali, tra l’altro ampiamente sperimentati. Già nel novembre 2005 lo stesso Storace aveva proposto di inviare nei consultori volontari anti-abortisti con il compito di dissuadere le donne dall’interrompere la gravidanza, mentre ogni Finanziaria toglie risorse ai consultori e la Regione Lombardia revoca l’autorizzazione di 2 consultori pubblici e accredita l’attività di 3 strutture private. Nell’autunno 2005 il nuovo Papa, in perfetta continuità con la “politica” vaticana del suo predecessore Giovanni Paolo II, prosegue la lotta della Chiesa cattolica contro la “non cultura della vita” e la “grave piaga sociale dell’aborto”; contemporaneamente la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) interviene esortando i giovani a guardare “con fiducia” alla famiglia e al matrimonio.

Certo, viene da chiedersi come si possa guardare “con fiducia” al futuro se il futuro dei giovani è fatto di negazione dei diritti sociali, di flessibilità, di precarizzazione del lavoro e della vita…Per non parlare delle politiche di massacro sociale degli ultimi decenni, condotte attraverso licenziamenti e ristrutturazioni, carovita, tagli e privatizzazioni dei servizi sociali (anche a livello europeo, vedi Bolkestein…), tra i quali anche i consultori che rappresentano un’importante conquista delle donne.

Dopo la straordinaria manifestazione di Milano del 14 gennaio a sostegno della legge 194 hanno di nuovo dichiarato che non è in discussione la legge sull’aborto…

In questi giorni la Corte di Cassazione è arrivata a sentenziare che lo stupro di una minorenne non “illibata” è reato meno grave, la ragazzina “navigata” è meno minorenne e il “gentiluomo” merita delle attenuanti, formalizzazione legale della comprensione verso lo stupratore e della giustificazione dello stupro.

 

Il vero punto politico attorno a cui ruota questo nuovo attacco alla legge 194 (oltre agli altri attacchi alla dignità delle donne) sta, più che nell’eliminazione di questo diritto (eliminazione che oggi appare ancora altamente improbabile), nel tentativo di imporre progressivamente il terreno culturale ed ideologico per il “ritorno a casa” delle donne, in una fase storica di peggioramento oggettivo delle condizioni di vita e di lavoro, nonché di riduzione dei posti di lavoro – e si sa che le donne sono le prime ad essere espulse dal ciclo produttivo. Mentre le aziende de-localizzano verso paesi a maggiore tasso di sfruttamento della forza-lavoro e nello stesso tempo introducono forza-lavoro immigrata per aumentare il profitto, mentre tutti i governi - siano essi di centro-destra o di centro-sinistra - portano avanti identiche politiche di massacro sociale e di guerra (in Jugoslavia come in Iraq) necessarie per assicurarsi risorse e capitali da investire… torna la fanfara sulla “famiglia perno della società” attorno alla quale richiamare la donna dal ciclo produttivo alla procreazione e alla cura di figli/e e anziani/e, sollevando contestualmente lo Stato dai suoi doveri sociali. E così la salvaguardia della logica del profitto è servita!

( 1 )  Sono stati mazziati: 1982 240.000 aborti, 2004 130.000

RIPRENDIAMOCI LA DIGNITA’, RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO AL LAVORO, FISSO SICURO E STABILE, RIPRENDIAMOCI I CONSULTORI!!!

 

Riprendiamo la lotta contro i disegni del capitalismo e del patriarcato, e i suoi rappresentanti sia di centro destra che di centro sinistra.

 

 

Libertà femminile all’origine della vita, contraccezione per tutte/i:

 

 

Libertà di vita: diritto al lavoro, indipendenza economica, più servizi sociali, pubblici e di qualità

 

 

LE COMPAGNE DELL’ASSOCIAZIONE MARXISTA RIVOLUZIONARIA

PROGETTO COMUNISTA collettivo FORLI’-CESENA


 

 

Associazione Marxista Rivoluzionaria PROGETTO COMUNISTA

Sinistra del PRC collettivo di Forlì-Cesena

Sito naz.le: www.progettocomunista.it sito locale: www.progettocomunistacesena.org

blog giovani comunisti/e: http://bloglibero.it/skaccoalpotere