VOLANTINO DI PROGETTO COMUNISTA PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI SINDACATI DEL 6 DICEMBRE A ROMA
Trovate di seguito ( e qui disponibile in formato .rtf) il volantino di Progetto Comunista per la manifestazione nazionale dei sindacati del 6 dicembre a Roma.
Buona lettura.
la redazione Web
Facciamo
come a Milano!
Contro
la delega di Maroni
rompere
le regole e bloccare il paese!
A un mese e mezzo dallo sciopero del 24 ottobre Berlusconi
non fa un solo passo indietro sulla controriforma delle pensioni. Maroni propone
ai sindacati di avanzare delle proposte alternative, dopo aver fatto capire che
in realtà non è disposto a concedere cambiamenti sostanziali.
Non ci sono soldi per le nostre pensioni, ma ci sono
-per finanziare la spedizione colonialista italiana in Iraq,
- oppure, come previsto dalla Legge Gasparri, per promuovere
la vendita di decoder e lanciare la Tv digitale a tutto beneficio di Mediaset,
del Presidente del Consiglio e dei suoi familiari,
- oppure ancora, come previsto dal cosiddetto decreto “salva-calcio”,
per permettere a squadre di calcio miliardarie, come il Milan di
Berlusconi, di pagare meno tasse,
- infine per concedere ulteriori condoni e per continuare a
tollerare un’evasione contributiva che, secondo i recenti dati del Censis,
riguarda il 45% dei lavoratori italiani, con un 27% in nero totale.
Sono milioni di euro che, per legge, dovrebbero essere
versati all’Inps e ne assicurerebbero il pareggio e forse anche l’attivo di
bilancio. Ma per i padroni le regole non esistono perché le fanno e le cambiano
a loro piacimento. Oggi incontrano la “sensibilità” di Berlusconi e Maroni,
così come ieri hanno trovato quella dei Prodi e dei D’Alema, colle loro
politiche di emersione dal lavoro nero, in pratica gigantesche operazioni
di condono alle aziende che hanno evaso per anni i contributi Inps.
Ebbene, i padroni non rispettano le regole? Anche i
lavoratori devono fare altrettanto, soprattutto se quelle regole, che ci sono
state imposte con la forza, sono sempre più inique. Le esperienze di lotta più
recenti, da quella dei metalmeccanici in Emilia-Romagna, dei lavoratori ATM di
Milano, delle popolazioni della Basilicata ci insegnano una cosa fondamentale:
quando i lavoratori e le masse popolari lottano con
decisione, rompendo le regole istituzionali, il governo e i padroni tremano e in
alcuni casi, in Emilia come a Scanzano,
si vince!
Per questo è necessario
generalizzare l’esempio dei lavoratori ATM, fuori e oltre ogni ipocrisia
legalitaria: sindacato e lavoratori proclamino uno sciopero generale prolungato
contro il Governo Berlusconi per il ritiro della delega previdenziale, il ritiro
delle truppe dall’Iraq e l’immediata conversione della copertura finanziaria
alla spedizione militare a sostegno e rilancio della previdenza e
dell’assistenza pubblica.
Via il Governo Berlusconi !
No ai governi dei banchieri e degli imprenditori, siano essi
di centrodestra o di centrosinistra!
Sì a un Governo dei lavoratori, dei giovani disoccupati o
precari, dei pensionati!