La
battaglia dei rivoluzionari all’Università di Genova
di Alessandro Leni
Con i suoi oltre 40.000 studenti l’Università genovese
è una struttura imponente e quindi fondamentale per la battaglia degli studenti
comunisti rivoluzionari. Indubbiamente è una battaglia difficile, non tanto per
la “concorrenza” di altre forze politiche, quanto per l’apatia e
l’agnosticismo dimostrati dalla maggioranza degli studenti nei riguardi della
politica, paradossalmente anche e soprattutto nella facoltà di Scienze
politiche. Per quanto concerne l’attività politica nell’ambito
universitario, in generale essa è molto scarsa se non nulla.
I compagni dell’amr Progetto Comunista di Genova, viste
le buone potenzialità di presenza all’interno dell’Università, che si
basano su un buon nucleo di studenti che aderiscono all’associazione, ha
deciso di costituire e dare vita alla “Lega Studenti Marxisti
Rivoluzionari”. Attualmente la LSMR è riuscita ad eleggere un compagno in
Consiglio di facoltà, ma in tre mesi di vita era difficile fare di più. Ci
siamo dotati di una piattaforma politica ovviamente aderente al programma di
Progetto Comunista e la risposta è stata positiva. È una piattaforma che punta
alla rottura con le organizzazioni storiche degli studenti, le quali nella
maggior parte dei casi sono espressione dei poli governativi borghesi di
Centrodestra e Centrosinistra e, comunque, sono pressoché invisibili nelle
strutture studentesche.
E’ chiaro, ma è giusto ribadirlo, che non abbiamo certo
nella mente il pensiero che stare all’interno delle strutture
“istituzionali” universitarie riesca a cambiare una situazione di degrado
ormai almeno decennale. Vogliamo invece utilizzare le strutture che il sistema
ci mette a disposizione per avere una maggiore interlocuzione con gli studenti,
avere la possibilità di esplicitare la nostra proposta politica e radicare tra
gli studenti parole d’ordine anticapitalistiche. E’ chiaro che l’attività
non si fonda prevalentemente sui consigli di facoltà, ma, per ora, anzitutto
sulla diffusione della nostra stampa, di volantini e di “Lotta di Classe”,
il giornale dei Giovani Comunisti aderenti all’amr Progetto Comunista di
Genova.
La risposta è stata buona da parte degli studenti e anche
di alcuni docenti universitari, soprattutto, tra i primi, quelli delusi sia dal
riformismo che dalla disobbedienza. Noi ci proponiamo di intensificare il nostro
intervento, non solo con diffusioni costanti della stampa rivoluzionaria ma
anche candidandoci alle prossime elezioni dei consigli di facoltà. Siamo
convinti che la coerenza delle nostre posizioni -vista la sostanziale inattività
delle altre forze politiche- possa far fare, alla LSMR, un salto di qualità e
quantità: cercheremo di dar vita nei prossimi mesi a iniziative sui temi delle
nefaste riforme universitarie degli ultimi governi borghesi, tentando di
coinvolgere anche il personale universitario nella battaglia per il diritto allo
studio. Siamo consapevoli che questa è e sarà una dura battaglia, anche perché
il terreno è difficile da smuovere; però il fatto che si cominci a costruire
un’alternativa seria al riformismo, al falso massimalismo, alle tradizionali e
obsolete organizzazioni conservatrici e reazionarie ci fa ben dire che è
possibile e concretamente auspicabile un ulteriore ampliamento di quadri
rivoluzionari giovanili, come avanguardia di quel partito rivoluzionario
mondiale che vogliamo costruire.