LA LOTTA ESEMPLARE DEGLI AUTOFERROTRANVIERI

 
 
Trovate qui sotto alcuni testi di Progetto Comunista relativi all'importante lotta degli autoferrotranvieri. In particolare:
1) una nota di Franco Grisolia (Direzione nazionale Prc) sulla partecipazione di Progetto Comunista, nelle diverse città, a questa lotta;
2) un comunicato stampa dei giorni scorsi di Marco Ferrando, portavoce di Progetto Comunista;
3) un comunicato di Marco Veruggio, coordinatore ligure di Progetto Comunista, inviato alla stampa di Genova, città che ha visto alcuni fra gli episodi più avanzati di questa lotta;
 
F.R.

 

Nota informativa sull'intervento della AMR Progetto Comunista

negli scioperi degli autoferrotranvieri.

 

Gli scioperi degli autoferrotranvieri rappresentano un importante salto di qualità nella lotta di classe nel nostro Paese. Rompendo con il fallimentare tran-tran di scioperi programmati trimestrali di poche ore, nell'ambito delle "regole" e delle norme di legge, i lavoratori si sono posti nei fatti sul terreno di quella strategia di sciopero prolungato che solo Progetto Comunista ha propagandato nei mesi scorsi come unica forma di lotta utile alla battaglia per le rivendicazioni della classe e contro il governo Berlusconi. Questa lotta continua con esempi bellissimi di radicalità contro l' accordo-bidone firmato dalle burocrazie di CGIL-CISL e UIL, che, come dovrebbe essere evidente a tutti, non ha solo una valenza strettamente sindacale, ma anche politica.

 

Nella misura delle nostre possibilità siamo intervenuti  nelle lotte in corso sia in termini di partecipazione e sostegno sia in termini di propaganda delle nostre posizioni generali .

Questo anche con varie dichiarazioni sia del compagno Ferrando, quale portavoce della nostra Associazione, sia dei nostri compagni con incarichi nazionali nella CGIL. Tali dichiarazioni sono state variamente riprese dalla stampa nazionale e locale.  Inoltre venerdì 19 il compagno Ferrando è stato chiamato da "radio 24", la radio dell'organo di Confindustria "il Sole-24 ore", ad un ampio dibattito  con Pezzotta, Brunetta e Ichino (sintomo evidente che gli ambienti giornalistici più informati comprendono l'unicità e l'importanza alternativa delle  posizioni di Progetto Comunista).

 

Per quanto riguarda le situazioni specifiche segnaliamo brevemente lo stato dell'intervento in quattro grandi città, centrali nelle mobilitazioni,

A Torino siamo direttamente presenti all'interno della categoria in lotta, in particolare con il compagno Minghetti, già dirigente CUB ed ora in CGIL e un gruppo di compagni nostri iscritti o simpatizzanti  attorno a lui.

A Genova  oltre che per il contratto la lotta si sviluppa contro il progetto di privatizzaziopne portato avanti dalla giunta di centrosinistra di cui fa parte anche il PRC. Grazie alla presenza in CGIL, in particolare del compagno Bruno Manganaro, siamo riusciti a  far sì che localmente si avesse un atteggiamento parzialmente diverso da quello nazionale, per cui al primo sciopero "selvaggio" fuori dalle regole di legge, hanno promosso e partecipato ai picchetti (sostanzialmente di solidarietà, perché l'adesione alla  la lotta era unanime tra i lavoratori) anche militanti e dirigenti della CGIL confederale e dei trasporti. Il nostro volantino è stato diffuso in tutti i depositi  e distribuito anche da compagni tranvieri iscritti al PRC ma, ad oggi, sostenitori della maggioranza.  Il compagno Veruggio è intervenuto nella più importante delle assemblee dei lavoratori come componente della segreteria regionale del PRC, riscuotendo approvazione per le nostre proposte e precisando anche la nostra posizione differente dalla maggioranza del PRC locale sulla questione della privatizzazione.

Anche a Venezia vi è stata ampia diffusione di un nostro volantino e i nostri compagni con ruolo dirigente nella CGIL - in particolare il compagno Doro, del direttivo regionale FIOM e il compagno Bortolotto del direttivo regionale dei tessili- sono intervenuti nelle manifestazioni e nelle assemblee portando solidarietà e esprimendo le nostre posizioni anche qui accolte con favore. La situazione di Venezia è particolarmente importante perché qui i lavoratori hanno votato formalmente la prospettiva dello sciopero ad oltranza, isolando i dirigenti locali della CUB, contrari a questa proposta. L'episodio veneziano è significativo perché dimostra  che se la CGIL è la grande organizzatrice dei tradimenti e delle sconfitte e il sindacalismo di base è in generale più radicale, anche in quest'ultimo sono presenti spesso interessi di "bottega"  e di "microburocrazia" contrari allo sviluppo più radicale della lotta unitaria dei lavoratori. Oltre il caso di Venezia ricordiamo, rispetto alla presente lotta, quello di Milano: in questa città lo SLAI-COBAS  è egemone tra i macchinisti del metrò, mentre è più debole tra gli altri lavoratori; ebbene il 15 dicembre cioè il giorno in cui lo sciopero a sorpresa fuori regola  a Milano ha scatenato la presente lotta, i macchinisti del metrò si sono quasi tutti presentati a lavoro,  perché lo SLAI aveva sostanzialmente invitato a non partecipare; si può dire che per fortuna tale sigla non conta molto tra gli altri lavoratori del metrò che quindi lo hanno bloccato. Ciò che si dimostra ancora una volta, in realtà, è che solo i marxisti rivoluzionari partono esclusivamente dagli interessi generali della lotta di classe e per questo riescono a rappresentarli indipendentemente dalla loro sigla di appartenenza, spingendo alla lotta più radicale e unitaria possibile.

A Milano, punto di innesco della lotta, la nostra non presenza interna e la debolezza del PRC stessa ci ha impedito un ruolo significativo, ma abbiamo provveduto a diversi volantinaggi accolti favorevolmente dai lavoratori.

Segnaliamo infine il nostro importante intervento all'interno dell'altra grande lotta radicale oggi in corso: quella dell'Alitalia a Roma. Qui siamo significativamente presenti all'interno dei lavoratori, in particolare con il compagno Spadoni, dirigente della CUB. Anche in questa situazione i compagni di Progetto Comunista hanno prodotto un volantino con le nostre posizioni generali. 

 

                                                                                                                                     Franco Grisolia   

 


DAGLI AUTOFERROTRANVIERI UN'INDICAZIONE ESEMPLARE

Progetto Comunista, sinistra del Prc, è l'unica tendenza della sinistra italiana ad aver sostenuto, controcorrente, per anni, la proposta dello sciopero prolungato quale principale forma di lotta del movimento operaio.
 
Oggi la splendida lotta ad oltranza degli autoferrotranvieri -contro lo stesso accordo bidone- è la migliore conferma della nostra proposta e della sua attualità.
 
La lotta degli autoferrotranvieri parla a tutto il mondo del lavoro. L'unificazione di tutte le categorie in una vertenza generale prolungata attorno alla richiesta di un forte aumento salariale per l'insieme dei lavoratori è ormai una necessità ineludibile.
 
Lo sciopero generale prolungato è l'unica lotta che può realmente piegare il padronato e il governo. I nostri militanti e dirigenti sindacali, ben presenti e radicati nelle lotte in corso, avanzeranno questa proposta ovunque, nei luoghi di lavoro e nella stessa Cgil.
 
Guglielmo Epifani non potrà continuare a tenere i piedi in due staffe: da un lato difendere a parole i lavoratori, dall'altro siglare accordi di svendita delle loro lotte a braccetto di Cisl e Uil. Capisco l'esigenza di compiacere un centro dell'Ulivo che oggi tuona contro le lotte dei tranvieri e copre la loro repressione. Ma è solo la riprova che tra i lavoratori e l'Ulivo c'è una incompatibilità di fondo. E la Cgil deve scegliere.
 
Marco Ferrando

(Direzione nazionale Prc
portavoce di Progetto Comunista, sinistra del Prc)
 
 
21/12/03


 

 SIAMO TUTTI AUTOFERROTRANVIERI!

 

COMUNICATO STAMPA

 

Progetto Comunista (Sinistra PRC) Genova appoggia con decisione la lotta dei lavoratori AMT.

Gli autoferrotranvieri si battono non soltanto contro il disconoscimento di regole che prevedono il recupero salariale automatico dell’inflazione, anche, e in particolare qui a Genova, contro un progetto di smantellamento del sistema dei trasporti come servizio pubblico, che ovunque applicato ha prodotto minore occupazione, aumenti tariffari, peggioramento dei servizi per gli utenti. Ha un bel dire il Sindaco Pericu, che il suo piano non comporta tagli occupazionali. Il privato entra in una società per aumentare i profitti e questo significa ridurre i costi e abbattere i diritti, come è stato fatto dalla Porto Antico S.p.a., sulle spalle di lavoratori come Albert Kolgjiegia, l’operaio albanese in nero rimasto schiacciato sotto una soletta di cemento.

 

Per questo

- esprimiamo la più convinta solidarietà agli autoferrotranvieri,

- chiediamo ai cittadini di fare altrettanto, perché soltanto difendendo il valore del lavoro è possibile difendere la qualità del servizio,

- auspichiamo la costruzione di un coordinamento regionale e nazionale dei delegati di base nel settore trasporto,

- siamo pronti a lanciare una cassa di solidarietà e di resistenza nazionale se il Governo deciderà di perseguire i lavoratori in lotta.

 

                                                                                            Marco Veruggio

 

                                                                                Coordinatore regionale

                                                                                Progetto Comunista

                                                                                    Sinistra PRC