Marco Ferrando (minoranza Prc) ad Affari:

Cofferati? Vuole riciclarsi e fare la vedette nel futuro partito democratico

 

Quindi non è condivisibile?
"Assolutamente no. La nostra proposta era quella di unire la sinistra, ma su un terreno di autonomia dall'Unione, rompendo con l'Unione, Prodi, la Margherita, la maggioranza Ds. Cioè le forze che hanno dietro il sostegno delle grande imprese, delle grandi banche del Nord, che vogliono scalzare Berlusconi per un governo che continui a gestire gli interessi della classe dominante. La sinistra deve rompere con tutto questo. Purtroppo si rimane nel solco della collaborazione con Prodi e della subordinazione a Prodi".

Ha usato prima un'espressione - "camicia di forza" - simile a quella utilizzata da Pezzotta per parlare di legalità, in riferimento alla vicenda di Bologna...
"Cofferati, grande stella e leader del movimento operaio italiano su cui anche il segretario del mio partito aveva riposto grandi speranze, ha deciso di fare il sindaco di Centrosinistra e quindi di amministrare secondo le regole del gioco. Che hanno come vittime i deboli e gli emarginati. Sarebbe bene si ponesse il problema del contrasto con tutto il sottobosco dell'affarismo politico e finanziario legato alle privatizzazioni, agli appalti. Oppure del fatto che a Bologna c'è una caduta verticale del welfare state, più che dare la caccia ai rom o agli immigrati".

Perché secondo lei ha scelto una strada diversa?
"Perché è un sindaco che ha deciso di amministrare la coalizione con le forze del centro e pensa magari domani di riciclarsi e fare la vedette nel contenitore del partito democratico che si sta annunciando. Per fare carriera lì credo che le politiche anti-immigrati e di legge - ordine di Cofferati - siano un buon viatico. Che cosa abbia a che vedere con la vita precedente di dirigente sindacale... sarebbe interessante vedere la sua risposta".

Pensa che a questo punto Rifondazione dovrebbe uscire dalla giunta bolognese? 
"Non avrebbe mai dovuto entrarci. Su scala regionale polemizzammo fortemente con l'ingresso di Rifondazione nella coalizione di Centrosinistra. Un conto era collaborare alla sconfitta di Guazzaloca, un conto portare un contributo a questa giunta. Adesso le contraddizioni esplodono. Non si può tenere i piedi in due staffe. Come fanno anche i dirigenti nazionali del Prc".

Si spieghi meglio...
"Da un lato si tiene il piede nei movimenti che protestano con Cofferati, dall'altro si tengono due piedi nella giunta Cofferati, che fa bastonare il segretario locale. Bisogna superare questo equivoco con una collocazione netta all'opposizione a Bologna".

Pensa che quanto accade a Bologna sia un segnale da cogliere a livello nazionale? Le difficoltà negli equilibri politici si ripresenteranno?
"Getta una luce sul futuro del rapporto fra il Centrosinistra e Rifondazione. Come ha detto Prodi, la politica di Cofferati è un modello per l'Unione a livello nazionale. Non dobbiamo farci coinvolgere nelle politiche sperimentate oggi a Bologna".

Francesco Borgonovo