BARLETTA: LA GIUNTA CON RIFONDAZIONE E PROGETTO COMUNISTA

 

Trovate di seguito un articolo dell'Amr di Barletta, pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, e potete vedere le foto di una manifestazione contro la giunta di centrosinistra: un lavoro di pubblica opposizione con proposte alternative -su cui si costruiscono mobilitazioni reali- fatto dai nostri compagni in Puglia.
 

Francesco Ricci


 

 

 

Mandare a “casa” Salerno e le sue politiche antisociali.

 

130.000 Euro di spesa per il Convegno AISLO sottratti dal bilancio nel capitolo di spese sociali!! Altro che asili nido e interventi diretti alle famiglie!!

 

L’arroganza borghese di questa amministrazione continua a dar prova della sua connotazione fortemente antisociale.

Altro che concerti e concertini o Disfide e rappresentazioni teatrali!!

D’altronde il percorso dell’amministrazione Salerno è ben nota.

Si va dall’apertura dell’Ipercoop, che ha distrutto il piccolo commercio, alla svendita delle spiagge pubbliche ai privati, passando per il contratto di quartiere che spazzerà Largo Ariosto, fino alla perla della ricetta liberista del centrosinistra barlettano: la vicenda BARSA.

Qui Salerno e i liberali e riformisti ulivisti (DS, Margherita, SDI) scoprono finalmente le carte.

La logica è la stessa che ha caratterizzato la svendita ai privati di aziende pubbliche statali, fatta dai loro partiti nazionali, ossia: trasformare aziende produttive in aziende cotte, tali da rendere “svantaggiosa” la proprietà pubblica e vantaggioso l’acquisto dei loro amici industriali.

Ecco perché, BAR.SA, passa attraverso una gestione economica scriteriata, con membri del CDA, parenti ed amici dei partiti dell’Ulivo che governa, spesso anche incompetenti.

La strategia appare chiara: si mette in piedi, con i soldi dei cittadini barlettani, una società prevalentemente pubblica, la si porta allo sfascio, e la si vende probabilmente a coloro che entrano come socio di minoranza (Manutencoop), per poi trovarsi, per magia, proprietari quasi del pacchetto di maggioranza dell’azienda.

Un bell’esempio di socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti.

D’altronde, sono ricette vecchie!! I DS e i loro partiti “fratelli” sono dei veri specialisti in queste strategie di applicazione delle politiche liberiste e padronali: Romano Prodi docet !!

E così mentre si annebbia la vista dei barlettani con disfide, concerti e concertini, il centrosinistra barlettano vende spiagge, edifica scriteriatamente e si appresta a svendere il gioiello locale, appunto BAR.SA, probabilmente a “compagni” di partito.

Il tutto farcito dall’assunzione di qualche figlio illustre di qualche politico del centrosinistra nell’azienda del socio di minoranza.

Nel frattempo fioccano una trentina di richieste di mobilità per lavoratori a tempo indeterminato e la messa in naftalina degli operai “usa e getta”, assunti attraverso agenzie di lavoro interinale.

E tutti i sogni, propagandati in campagna elettorale, di dare una svolta occupazionale alla città, dove sono finiti? Evidentemente se ne preparano altri da regalare per le prossime tornate amministrative e politiche? Il giochetto di mungere la povera gente chiedendole un voto, per poi scaricarla subito dopo l’elezione, non regge sempre.

Questo è il bilancio che va fatto, cari signori del centrosinistra di Barletta!

Dalla “vicenda” BARSA fino al convegno Aislo, mentre in città cresce disoccupazione ed arretramento sociale.

Salerno, l’Unione e le sue politiche antisociali, vanno sconfitti definitivamente !!!

 

Amr Progetto comunista Barletta