VOLANTINO DI PROGETTO PER LO SCIOPERO DEL 7 NOVEMBRE
Trovate qui sotto (e qui disponibile in formato Rtf) il testo di un volantino nazionale di Progetto Comunista per lo sciopero e la manifestazione dei metalmeccanici del 7 novembre.
VIA
BERLUSCONI: MA NON PER PRODI
Da
più di un anno i lavoratori della FIOM lottano contro il contratto
“bidone” firmato da FIM e UILM e applicato contro il parere della maggiore
organizzazione sindacale del settore metalmeccanico. Oggi si aggiungono la
Finanziaria del Governo Berlusconi -che aumenta l’età pensionabile e riduce
le entrate dell’INPS, mette in discussione i diritti acquisiti da decine di
migliaia di lavoratori sull’amianto, ruba la tredicesima mensilità ai
cassintegrati- e l’attacco di Giovanardi e Fini, che minacciano di mandare
le forze dell’ordine agli scioperi della FIOM in Emilia Romagna, utilizzando
la questione del terrorismo per criminalizzare le lotte sociali.
A
questa operazione è necessario rispondere rilanciando la mobilitazione dei
metalmeccanici, unificandola con quella più generale di tutto il mondo del
lavoro contro la Finanziaria e la controriforma previdenziale, con quella dei
movimenti che si battono contro una guerra i cui costi si scaricano sui
lavoratori. Insieme a queste forze è possibile avanzare la proposta di una
vertenza generale unificante, una vertenza:
-
che
chieda il ritiro della Finanziaria e della legge delega sulle pensioni, il
rilancio della previdenza pubblica e aumenti salariali -da finanziare colpendo
i grandi patrimoni, la rendita finanziaria, le spese militari- l’abolizione
della Legge 30 e del "Pacchetto Treu", una legge democratica sulla
rappresentanza sindacale;
-
che
venga sostenuta con una lotta decisa e prolungata: la FIOM emiliana ha
dimostrato che quando si blocca la produzione con decisione (picchetti, blocco
della portinerie e delle merci) i risultati si ottengono. Il sindacato
proclami uno sciopero generale prolungato costruendo casse di resistenza come
quelle promosse dalla FIOM, come fecero con successo i sindacati francesi nel
‘95, come stanno facendo i lavoratori delle Poste inglesi da due settimane,
perché uno sciopero generale prolungato può vincere e pesa meno sulle tasche
dei lavoratori che più scioperi fatti a distanza di mesi e senza ottenere
nulla!
-
che
punti alla cacciata di Berlusconi e del suo governo antioperaio.
Questa
azione di lotta generale è incompatibile con un'alleanza col centro liberale
dell'Ulivo (Prodi, Rutelli, Fassino) che, dopo essersi schierato contro
l'estensione dell'articolo 18, rilancia la propria disponibilità ad attaccare
nuovamente le pensioni, invita il sindacato alla moderazione, ribadisce il suo
sì alla spedizione in Irak.
Sciopero
generale prolungato contro la Finanziaria del Governo Berlusconi, sino al suo
ritiro!
No
allo smantellamento dell’INPS, alla Legge 30 e al "Pacchetto Treu",
alla spedizione coloniale italiana in Afghanistan e in Iraq, oltretutto pagata
dai lavoratori!
Cacciare
Berlusconi a favore dell'unica vera alternativa: un'alternativa
anticapitalistica dei lavoratori e delle lavoratrici basata sui loro interessi
e sulla loro forza. Un'alternativa incompatibile con i portavoce dei
banchieri, delle grandi imprese, del capitalismo europeo!