VOLANTINO DI PROGETTO COMUNISTA PER LO SCIOPERO GENERALE DEL 24 OTTOBRE 2003
Trovate di seguito (qui scaricabile in formato già impaginato) il testo del volantino di Progetto Comunista per lo sciopero generale del 24 ottobre, che può essere utilmente riprodotto localmente per le manifestazioni che si terranno nelle diverse città.
UNITI
CONTRO BERLUSCONI,
MA AUTONOMI DA PRODI E DALL’ULIVO
Lo
sciopero generale del 24 ottobre è un occasione importante di unità del mondo
del lavoro contro il governo Berlusconi e le sue odiose misure ai danni delle
pensioni e del lavoro. (Legge 30).
Ma
non è affatto una risposta sufficiente. Non bastano puri atti simbolici. Né si
può riprendere la via degli scioperi semplicemente dimostrativi, come negli
anni passati. E' necessario davvero voltare pagina.
Occorre
una risposta capace non solo di “ben figurare” ma di vincere. Occorre una
risposta capace di fermare l’intero Paese sino al ritiro delle misure varate
su pensioni e lavoro; capace di bloccare le fabbriche, gli uffici, le scuole, i
trasporti, sino alla sconfitta del governo; capace di unire, in un’azione
prolungata, le lotte dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani, dei movimenti
di questi anni. E' l’unica risposta che può davvero cacciare Berlusconi dal
versante dei lavoratori e aprire uno scenario nuovo nel Paese.
Ma
non si può liberare, contro Berlusconi, la forza enorme dei lavoratori se non
si rompe con Romano Prodi ed il centro liberale dell’Ulivo: il cui unico
scopo, come otto anni fa, è quello di rimpiazzare Berlusconi dal versante degli
industriali e dei banchieri, un programma di nuovi sacrifici operai nella pace
sociale.
Come
si possono difendere le pensioni contro Berlusconi a braccetto di un Romano
Prodi che chiede di colpire le pensioni di tutta Europa? O al fianco di un
centro ulivista che ha già varato la controriforma Dini e che annuncia, per il
dopo sciopero, nuove disponibilità a negoziare con Berlusconi contro le
pensioni (e sull’Irak)?
È
vero: contro Berlusconi i lavoratori hanno bisogno di unità. Ma in piena
autonomia da tutti i propri avversari e su una propria piattaforma di lotta
indipendente.
Chiediamo
alla CGIL e a tutte le forze del sindacalismo di classe, a tutti i movimenti di
lotta di questi anni e alle loro rappresentanze, a tutte le forze della sinistra
che si sono schierate per l’estensione dell’art. 18: di rompere con il
centro liberale dell’Ulivo, di costruire un polo autonomo di classe, di
preparare l’unica alternativa vera a Berlusconi: l’alternativa dei
lavoratori e delle lavoratrici.