VOLANTINO DI PROGETTO COMUNISTA CONTRO L'ATTACCO BERLUSCONIANO

 

Trovate di seguito il testo di un volantino scritto e distribuito dai compagni del collettivo di Venezia dell'AMR Progetto comunista. Si tratta di un testo sintetico ed efficace che può utilmente essere riprodotto anche in altre iniziative locali di questi giorni su finanziaria, pensioni e politiche berlusconiane.

Francesco Ricci

 


 

SCIOPERO GENERALE PROLUNGATO

Contro la legge finanziaria, l'ennesimo attacco alle pensioni e le leggi

precarizzanti (Pacchetto Treu, Legge 30/2003, l'attacco all'art.18, la legge Bossi-Fini)

 

Il governo Berlusconi, portatore di interessi affaristico-borghesi, si accinge a sferrare l'ennesimo attacco al mondo del lavoro salariato, questa volta prendendo come obbiettivo la previdenza pensionistica, ché al di là della propaganda padronale non presenta alcun buco di bilancio.

Siamo in presenza  di un ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori, in questo caso si colpisce uno dei settori tra i più deboli della società. Di fronte alla gravità della manovra in atto occorre attivare la più vasta e ampia mobilitazione di lavoratori, studenti, pensionati, indicendo iniziative che contrastino nel profondo il tentativo del governo.

Iniziative che, pena la sconfitta, non devono ridursi solamente ad operazioni di pura facciata (quattro ore di sciopero), di contenimento neo-concertativo della mobilitazione dei lavoratori nel chiuso delle categorie e/o delle aziende.

E' necessario che, a partire dalla mobilitazione dei metalmeccanici per i precontratti, si avvii una vasta ed unificante vertenza generale che coinvolga tutte le categorie, i disoccupati, i giovani precari, i lavoratori migranti contro questo governo reazionario fino alla sua cacciata.

Per questo chiediamo, assieme a tanti lavoratori/dirigenti sindacali, uno sciopero generale prolungato  fino al ritiro delle manovre finanziarie per fare cassa e delle proposte di controriforma pensionistica, e proponiamo una piattaforma programmatica unificante che includa:

·         L'istituzione di una reale democrazia sindacale dove contino i voti dei lavoratori e non le decisioni delle varie burocrazie sindacali;

·         L'abolizione totale delle leggi che flessibilizzano/precarizzano i rapporti di lavoro (pacchetto Treu, legge 30/2003, ecc) ed estensione dell'art.18 a tutti i lavoratori;

·         L'adeguamento salariale all'inflazione reale (scala mobile dei salari e delle pensioni) e il rilancio della previdenza pubblica;

·         Salario garantito ai disoccupati, fuori da ogni scambio con logiche di precarizzazione;

·         Ritiro dei tickets sanitari sui farmaci, le visite ambulatoriali e ospedaliere, e le prestazioni diagnostiche, ritiro delle leggi di privatizzazione dei servizi, della scuola e della sanità;

·         Cancellazione della Legge Bossi-Fini, varata per rendere ancora più precari e ricattabili i lavoratori migranti, legando il permesso di soggiorno al contratto di lavoro;

·         Ritiro immediato delle truppe italiane dall'Afganistan e dall'Iraq e taglio delle spese militari;

Costituiamo, sotto controllo dei lavoratori, in tutte le provincie la Cassa di resistenza e solidarietà intercategoriale, per sostenere in maniera concreta tutte le lotte che le numerose crisi in corso determinano.

Perché questo governo reazionario cada sulla spinta del movimento operaio in modo da porre le basi per una prospettiva che non riproduca, dal versante del Centro liberale (Prodi-D'Alema), esperienze già viste e fallimentari per i lavoratori.