COMUNICATO STAMPA DI PROGETTO COMUNISTA

Trovate di seguito il testo di un comunicato pubblico (del 1 ottobre) del compagno Marco Ferrando, a nome di Progetto Comunista, sull'annunciato sciopero generale proclamato dalle burocrazie sindacali contro l'attacco alle pensioni di Berlusconi.

 
F.R.

 
 
PER BATTERE BERLUSCONI:
ROMPERE CON PRODI
 

 

Di fronte ad un attacco gravissimo alle pensioni, condotto con metodo plebiscitario, le quattro ore di sciopero a distanza di un mese, senza neppure la manifestazione nazionale, rappresentano una risposta risibile. Di più: rappresentano una resa preventiva al governo.
 
Chi può pensare seriamente che un'iniziativa simbolica e rituale possa sconfiggere Berlusconi e strappare un risultato?
 
La verità è che le burocrazie sindacali sono subalterne a un centro liberale dell'Ulivo che, sotto la guida di Prodi e di D'Alema, non vuole alcuna battaglia di difesa delle pensioni: avendole già colpite tre volte in dieci anni e ripromettendosi di completare domani la stessa opera di Berlusconi. Del resto: non è forse Romano Prodi a predicare in tutta Europa la riforma strutturale delle pensioni, al soldo del capitale finanziario?
 
A Berlusconi occorre dare una risposta vera, attraverso l'unica forma di lotta che possa davvero piegarlo e sconfiggerlo: uno sciopero generale prolungato sino al ritiro della manovra. Lo hanno fatto i lavoratori francesi nel '95 cacciando Juppè. Lo possono fare oggi i lavoratori italiani.
 
Ma per liberare una lotta vera contro Berlusconi, occorre che il movimento operaio e sindacale rompa con Romano Prodi e il centro liberale dell'Ulivo. L'alternativa è il rischio di una sconfitta rovinosa, a vantaggio di un governo reazionario.