Lotte e mobilitazioni in Italia

 

a cura di Michele Rizzi

 

Taranto: a metà luglio viene arrestato, con l’accusa di presunta aggressione ad un fascista tarantino, il giovane compagno anarchico Flavio. Immediata la mobilitazione di tutto il fronte di sinistra antifascista, con l’adesione dell’AMR Progetto comunista Puglia, che ha visto sfilare per la città di Taranto migliaia e migliaia di manifestanti per chiedere l’immediata scarcerazione del giovane compagno. La mobilitazione procede incessante contro la repressione dei movimenti di lotta. Di fronte alla provocazione continua di fascisti e polizia, ancora una volta dobbiamo gridare “le lotte non si arrestano”.

Acerra (NA): prosegue la mobilitazione contro la creazione dell’inceneritore voluto dal Governatore Bassolino e che vede tutto il popolo acerrano opporvisi strenuamente da oltre due anni. Il 29 agosto ha avuto luogo ad Acerra una giornata di mobilitazione contro la creazione del “mostro “ ecologico, attorno alla cui costruzione girano tantissimi interessi speculativi. Ricordiamo il presidio permanente contro l'inceneritore di Acerra  con il coordinamento campano per la difesa della salute e dell' ambiente e l’area antagonista campana.

Messina: la Retenoponte 2005 continua la mobilitazione no-stop contro la creazione del ponte sullo Stretto fortemente voluto dal Governo Berlusconi, come promessa elettorale ai potentati siculo-calabresi. Oltre al campeggio che si tiene ormai da alcuni anni, il 6 agosto diverse migliaia di attivisti hanno dato vita ad un corteo nazionale molto partecipato e che comincia a far breccia anche nell’opinione pubblica locale. Disastro ambientale e ricerca del profitto privato ad ogni costo sono alla base della forte contestazione dei militanti Noponte.

S.Rossore (PI): la base militare americana di deposito armi di Camp Darby, creata in virtù di un accordo segreto tra governo statunitense e governo italiano, estesa per circa 2000 ettari nel Parco di Migliarino - S. Rossore (Pisa), va chiusa assieme a tutte le altre basi americane presenti sul territorio nazionale. Nel frattempo è stato rinviato al 17 ottobre il processo ai manifestanti che parteciparono allo sciopero autorganizzato contro la guerra in Kossovo del 13 maggio 1999. Per questo, al campeggio annuale contro Camp Darby è stato deciso di rinviare ad ottobre la manifestazione per chiedere la scarcerazione dei compagni arrestati.

Palermo: il 23 agosto la Digos di Palermo ha notificato 20 denunce verso militanti del Comitato di lotta per la casa "12 luglio" e del centro sociale ExKarcere , per occupazione di edificio pubblico ed interruzione di pubblico servizio. Si ricordi che il Comitato di lotta per la casa il 30 marzo del 2005 ha occupato i locali dell'assessorato alla casa come azione dimostrativa sull’emergenza abitativa a Palermo. La risposta delle istituzioni è stata fortemente repressiva con le denunce per i compagni del centro sociale. Progetto comunista Sicilia chiede il ritiro immediato delle denunce.

Bologna: a Bologna, Ferrara, Ravenna e a Modena, la gestione di gas e acqua è passata da tempo al gruppo Hera, una società mista composta per il 55,5% da Enti locali (il maggiore è il Comune di Bologna con il 17%) e il restante 44,5% da aziende private. Le ex municipalizzate di Piacenza, Parma, Reggio Emilia invece si sono fuse in un’altra società mista chiamata New. Co SPA, quotata in Borsa, come del resto la stessa Hera, che secondo le direttive europee, stabiliscono l’aumento delle tariffe di acqua, gas e rifiuti. Si è nella logica complessiva della privatizzazione dei servizi pubblici, socializzando le perdite e privatizzando i profitti (il colore delle giunte è indifferente a queste logiche). A novembre, si terrà a Ferrara un’assemblea regionale per la creazione di una rete contro privatizzazioni e centrali Turbogas da parte di comitati di lotta locali.

Sulmona (AQ): continua la mobilitazione degli operai dello stabilimento Finmek a Sulmona. Il gruppo di elettronica, presieduto da Marco Tronchetti Provera, dopo aver usufruito di notevoli contributi da parte del governo, era in forte passivo. Tra forti contraddizioni sindacali, l’unica “risultato” che i lavoratori della fabbrica sono riusciti a strappare è la cassaintegrazione. La situazione però rimane di grossa incertezza per la sorte di centinaia di lavoratori. Progetto comunista chiede, anche per questo stabilimento, così come per tutte le altre fabbriche in crisi, la nazionalizzazione senza indennizzo e la gestione operaia.

Napoli: un’estate caldissima di lotta e di iniziative di mobilitazione contro la Giunta Bassolino che vuole la privatizzazione delle spiagge di Bagnoli. Il segnale che si è voluto dare va in direzione di una vertenza contro le privatizzazioni del patrimonio edilizio ed ambientale pubblico e la precarizzazione delle condizioni di lavoro.

I disastri delle Giunte dell’Unione, anche in Campania, sono sotto gli occhi di tutti. L’ Amr Progetto comunista di Napoli, già parte importante del Comitato contro la privatizzazione dell’acqua, continuerà il suo impegno in direzione di una battaglia dura contro le politiche di arretramento dei diritti sociali dei più deboli.