1 ottobre: giornata di mobilitazione contro la "riforma" Moratti

 
Progetto Comunista aderisce alla giornata di mobilitazione contro la "riforma" Moratti indetta dall'Assemblea dei Coordinamenti e Comitati.
Il primo ottobre scenderanno in tutte le piazze d'Italia studenti, docenti, personale Ata, genitori per chiedere il ritiro della controriforma.
 
Trovate qui sotto -e qui disponibile- un volantino che può essere utilizzato in quell'occasione e distribuito insieme a quelli prodotti localmente dai compagni.
 
 

Fabiana Stefanoni

(Coordinamento nazionale Giovani Comunisti)


 

NO ALLA SCUOLA-AZIENDA

 

Per una scuola e un’università veramente pubbliche, laiche e aperte a tutti

 

Per la cacciata del governo Berlusconi

 

Continua purtroppo il percorso che sta portando a termine la controriforma Moratti. Il nuovo anno scolastico e accademico si è aperto all’insegna di ulteriori pesanti attacchi sia al diritto allo studio sia alle condizioni di lavoro del personale docente e non docente.

 

Basta ricordare:

-         l’attuazione del famigerato decreto che abolisce il Tempo pieno e l’istituzione del “tutor” (di fatto una figura che serve a contrabbandare il ritorno del maestro unico con i connessi tagli del personale)

-         l’ulteriore precarizzazione della ricerca con lo smantellamento della figura del ricercatore a tempo indeterminato e l’estensione dei contratti di collaborazione ultraflessibili

-         i tagli sempre più cospicui alle strutture pubbliche, associati a un aumento vertiginoso delle tasse d’iscrizione

-         la disarticolazione del percorso universitario (1 solo anno comune con la netta distinzione tra “percorsi professionalizzanti” –destinati agli studenti proletari- e “percorsi specialistici”)

-         i tagli ai posti di lavoro per il personale docente, con l’accorpamento delle classi (ormai le classi di trenta alunni sono la norma in molti istituti, con conseguenze devastanti anche dal punto di vista didattico)

-         il taglio delle risorse per il sostegno e per i docenti che si occupano di studenti stranieri, con la conseguente accentuazione delle discriminazioni nei confronti degli immigrati

-         l’istituzione del “lavoro a chiamata” da parte dei presidi-manager per quanto riguarda la gestione delle supplenze

-         la regionalizzazione dell’istruzione tecnica e professionale, con l’utilizzo indiscriminato degli stage e delle attività di tirocinio (di fatto, attività lavorativa non retribuita presso le aziende)

 

Si tratta di una serie di misure che si pongono in continuità con quelle attuate dai governi di centrosinistra, che hanno aperto la strada alle politiche di smantellamento e privatizzazione della scuola. Non solo: oggi i partiti del centro liberale dell’Ulivo (maggioranza Ds, Margherita, Sdi) dichiarano che la “riforma” Moratti non può essere messa in discussione nel suo complesso, a dimostrazione di come i due poli della borghesia italiana abbiano una concezione sostanzialmente uguale dell’istruzione, ridotta a mera appendice degli interessi delle imprese.

 

Progetto Comunista partecipa alla giornata nazionale contro la “riforma” Moratti. Chiediamo una scuola veramente pubblica, laica e aperta a tutti. Solo una prospettiva veramente anticapitalistica può garantire la difesa dell’istruzione pubblica, non certo un nuovo governo Prodi. Per questo, riteniamo estremamente grave il fatto che la maggioranza dirigente del nostro partito abbia deciso di imboccare la strada della collaborazione di classe, dicendosi disponibile a far parte di un governo a braccetto con chi per anni ha svenduto la scuola e l’università pubbliche e intende continuare a farlo.

 

Associazione Marxista Rivoluzionaria

PROGETTO COMUNISTA

Sinistra del Partito della Rifondazione Comunista

 

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