INTERVISTA DI FAUSTO BERTINOTTI SUGLI ACCORDI IN LIGURIA
Fabiana Stefanoni
Riportiamo
qui di seguito l’intervista del compagno Bertinotti, in viste delle elezioni
suppletive di ottobre nel collegio 10 di Genova e in prospettiva per le elezioni
Regionali del 2005.
Quella
di quest’oggi, è un’altra delle migliori interviste del nostro segretario,
che ci parla di nuovi percorsi innovativi, liste comuni, candidati comuni,
ovviamente con il centro liberale dell’Ulivo, passando magari per l’accordo
nel collegio 10 con il CS che candida nientemeno che il presidente degli
Industriali di Genova!!!
Come
si dice al peggio non c’è fine, dopo Illy a Trieste e Soru in Sardegna
annoteremo sui nostri manifesti elettorali il “compagno Zara”.
Da
“
Intervista al segretario di Rifondazione che apre all’ipotesi di coalizione allargata contro il centro destra
di
Ava Zunino
Saranno gli esponenti locali di Rifondazione Comunista a decidere se appoggiare il candidato che il centrosinistra ha già contattato per le elezioni nel collegio parlamentare numero 10, di Albaro e del Levante.
La
candidatura del presidente di Assindustria, Stefano Zara (che risponderà
domani), sarà valutata qui. Lo dice il leader di Rifondazione, Fausto
Bertinotti, che oggi è a Genova alla Festa nazionale dell’Unità, dove si
discuterà di elezioni politiche del 2006 e di come concretizzare
l’alternativa al centrodestra.
Bertinotti
conferma l’apertura: “E’ venuto il tempo – dice – di una coalizione di
tutte le forze che stanno all’opposizione”.
Prima
delle politiche, la nuova coalizione potrà essere testata nelle suppletive per
In
Liguria il candidato del centrosinistra già designato è Claudio Burlando, cui
manca però l’imprimatur di Rifondazione che invece partecipa alla messa
appunto del programma:”ed è su questo – dice Bertinotti – che ci
confronteremo con lui”.
“Non
esageriamo: sono sette collegi in Italia. La verifica è già intervenuta con le
europee e l’ultima tornata delle amministrative: un banco di prova
significativo che ha suggerito la necessità di costruzione rapida di una
alternativa”.
“Si
può configurare la possibilità di qualche scampolo di anticipo del futuro. Nel
2001 noi non ci presentammo alla Camera nei collegi uninominali: queste elezioni
riguardano quei collegi. Noi siamo tra questo passato e un’anticipazione,
seppur piccola, del futuro”.
“Con
l’avvio di una nuova fase: che non ci sia più il centrosinistra è un dato
geografico; c’è il listone, altre realtà. E’ venuto il tempo di una
coalizione di tutte che stanno all’opposizione, con un simbolo comune,
candidati comuni, e alcuni elementi indicativi di ciò che, di unitario, è già
cresciuto nel paese, come alle amministrative: la pace, il valore del pubblico,
dei servizi”.
“Siccome
non ci coinvolge non ne posso parlare. Non ci riguarda. O si indica il candidato
con un annuncio di coalizione, o resta la nostra linea classica di opposizione
alla destra come nel
“O
si fa un discorso innovativo o
rimane il caso per caso. Sono elezioni suppletive e quindi ogni realtà
territoriale sceglierà secondo l’esperienza che lì
è maturata”.
“No,
per le regionali è completamente diverso: li vale la definizione di un rapporto
con quel territorio; la costruzione di un programma con un’impronta
riformistica, capace di valorizzare le nuove esperienze che fuoriescono dal
declino provocato dalle politiche neoliberiste; di valorizzare l’ambiente come
risorsa strategica. Insomma, il discorso programmatico già fatto, qualche volta
con successo alle amministrative. Un discorso innovativo anche nelle
candidature, su cui si è chiusa la fase dei candidati graditi soprattutto al
centro e si è costruito un rapporto utile tra programma innovativo e leader
della coalizione”.
“Valuteremo insieme il suo programma”.