VOLANTINO DEL COLLETTIVO DI GENOVA DI PROGETTO COMUNISTA SULL'ATTACCO A SALARI, PENSIONI E SERVIZI

 
Di seguito trovate un volantino diffuso nelle scuole e nelle fabbriche dai compagni dell'amr Progetto Comunista di Genova: come vedrete, riguarda lo smantellamento dello stato sociale e la necessità di coniugare le lotte in difesa dei salari, delle pensioni e dei servizi ad una prospettiva anticapitalistica.
Buona lettura

la redazione Web 

 

 

SALARI, PENSIONI, SEVIZI :

CHI PAGA SONO SEMPRE I LAVORATORI E I PENSIONATI!

 

 

 

La classe operaia sta pagando ancora una volta i costi di ristrutturazione di un ciclo economico basato sul modello liberista, imposta, prima negli anni 90’ dai governi di centrosinistra (riforma Dini – pensioni -, concertazione e politica dei redditi), poi da questo governo Berlusconi che non è altro che il continuatore di quell’opera.

 

Questa è la dimostrazione che il vero problema non è la scelta tra uno schieramento di centrodestra e uno di centrosinistra. Il vero problema è il modello economico capitalistico che va messo in discussione e che getta le popolazioni di tutto il mondo nella povertà.

 

La ristrutturazione capitalista ha portato in questi anni, e porterà, tagli alla spesa sociale (pensioni, sanità, istruzione, servizi), licenziamenti di massa, precarizzazione del lavoro e quindi per i lavoratori, gli studenti, i pensionati solo miseria.

 

Intanto i governi di centrodestra (come di centrosinistra) hanno continuato a regalare i nostri soldi ai padroni attraverso le leggi finanziarie e detassazioni varie alle imprese.

Un ulteriore colpo, lo si vuole assestare attualmente alle pensioni con la riforma prospettata dal ministro Maroni. Riforma che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile, il passaggio per tutti al sistema contributivo (calcolo della pensione non più sugli ultimi anni di retribuzione, ma sui contributi versati) e incentivi per chi vuole continuare a lavorare (una ricetta davvero efficace contro la disoccupazione).

In questo quadro si rivede anche il ex-ministro del lavoro del governo di centrosinistra Treu, che afferma, dalle colonne del quotidiano “il Riformista” (27-08-2003), di condividere anche lui alcuni aspetti della riforma, e sicuramente il passaggio al contributivo, che di fatto non fa altro che decurtare le la pensione al futuro pensionato.

 

Apprendiamo con soddisfazione che il sindacato in maniera unitaria è pronto a rispondere a questo attacco portato dal governo e al sindacato chiediamo di non limitarsi a qualche manifestazione di testimonianza, magari scaglionata nel tempo (senza un vero blocco della produzione nel paese), il che significherebbe dichiarare la vittoria del padronato e del governo.

 

Noi marxisti rivoluzionari non ci stiamo a perdere. Continueremo a batterci, sempre, contro la borghesia in tutte le sue forme (Berlusconi & c. o e i falsi amici della classe operaia – Prodi, Cofferati, D’Alema).

Per questo lottiamo e invitiamo tutti a ragionare e a non farsi incantare dai soliti appelli sull’”unità della sinistra” che rischiano di riprodurre esperienze come quelle dei diversi governi di autori di politiche antioperaie (Pacchetto Treu, Decreto Salvi sullo smantellamento del Collocamento pubblico, ecc.). L’unica cosa che serve è l’unità dei lavoratori per realizzare un’alternativa di società.

 

Chiediamo quindi a  tutti i lavoratori, pensionati, studenti coscienti di unirsi a noi per mandare a casa Berlusconi, non per sostituirlo con Treu, Mastella, D’Alema, ma per costruire un governo che sia espressione dei lavoratori, dei giovani precari o disoccupati, dei pensionati.