Questo vertice di Riva del Garda, dei ministri degli Esteri
della UE, é finalizzato a concordare la posizione dei briganti imperialisti
europei al vertice del Wto di Cancun, dove si riuniranno assieme ad altri
briganti imperialisti, gli U.S.A. e il Giappone. Mentre le borghesie nazionali dei paesi dipendenti, coloniali
e semicoloniali, dovranno accontentarsi delle briciole lasciatele
dall'imperialismo. Va da sé che tutta la borghesia mondiale, imperialista e
dipendente, concorrerà allo sfruttamento bestiale del proletariato nelle
reciproche sfere di dominio, in tutti i continenti. Questo vertice si inserisce in un quadro di crisi
capitalistica di sovrapproduzione su scala mondiale, crisi che accentua la
voracità di profitti, ma anche di scontri interimperialistici. Questi briganti rilanceranno, nel quadro delle trattative
Gats, la privatizzazione dei servizi pubblici, anche dell'aria se potessero, e
lo smantellamento di ciò che resta del welfare (sanità, assistenza, pensioni,
scuola). In tutta Europa i governi, sia di centrosinistra che di
centrodestra, stanno varando o hanno già varato progetti di controriforma
sociale, di smantellamento dei diritti e di taglio dei salari, per rendere
sempre più precaria la vita di lavoratori, giovani e disoccupati. E tra questi
quelli maggiormente oppressi sono i lavoratori migranti. In tutta Europa questi progetti si scontrano con una forte
resistenza operaia e delle masse popolari. Dall'Austria, alla Gran Bretagna,
dall'Italia alla Francia e alla Germania, milioni di lavoratori si sono
mobilitati per rispondere colpo su colpo agli attacchi del capitale. All'attacco ai lavoratori nei centri imperialisti si associa
l'aggressione imperialista e la rapina coloniale verso l'esterno (Jugoslavia,
Afganistan, Iraq, Palestina, ecc). Aggressione respinta eroicamente da una forte resistenza da
parte dei lavoratori e delle masse popolari dei popoli aggrediti. La resistenza dei lavoratori agli attacchi dei padroni e dei
governi europei e la resistenza dei lavoratori e delle masse popolari nei paesi
coloniali e semicoloniali rappresentano due momenti di un'unica lotta contro il
capitalismo e l'imperialismo: é questa l'essenza della solidarietà
internazionalista proletaria. La rivendicazione di una "Europa sociale", dentro
il quadro del sistema capitalistico, rappresenta un'ipotesi di collaborazione di
classe all'interno ed imperialista all'esterno, con tutto ciò che ne consegue:
esercito europeo, chiusura delle frontiere, contrapposizione alle masse operaie
e popolari della periferia capitalistica. Contro l'Europa dei padroni è indispensabile che tutte le
forze genuinamente rivoluzionarie europei lottino per la costruzione di un
partito che rappresenti realmente le esigenze dei lavoratori, denunciando le
politiche antioperaie e antipopolari degli schieramenti dell'alternanza borghese
di centrosinistra e centrodestra. Reparti di un unico partito mondiale della
rivoluzione socialista, la IV Internazionale rifondata. Contro l'UE dei padroni
Contro l'UE imperialista
Per l'unità dei lavoratori
d'Europa
Per la Federazione Socialista
d'Europa