PER UN DOCUMENTO ALTERNATIVO AL CONGRESSO CGIL
Di seguito trovate:
Lettera aperta ai/lle compagni/e
Carlo Baldini, Wilma Casavecchia, Giorgio Cremaschi, Ferruccio Danini, Jole
Vaccargiu
Il prossimo congresso della Cgil rappresenta una scadenza importante per
la sinistra e per l'intero movimento operaio italiano. Il periodo intercorso
a partire dall'ultimo congresso ha visto crescere le contraddizioni sociali
e di riflesso svilupparsi di forme di lotta caratterizzate dalla loro
radicalita'
e anche dalla loro capacita' di ottenere, in alcuni casi, dei risultati.
Ma a questo quadro non ha corrisposto - a nostro avviso - un'adeguata
capacita'
della Cgil di generalizzare, organizzare e dirigere quelle lotte. Dal
contratto
degli autoferrotranvieri fino al recente accordo sul pubblico impiego, la
Cgil e' sembrata interessata piu' a cercare di ricomporre un quadro unitario
con Cisl e Uil e a preparare il terreno a un rilancio della concertazione
(nella prospettiva di un ritorno al governo del centrosinistra) piuttosto
che a rompere le compatibilita' e la concertazione, magari proprio a partire
da una battaglia conseguente per la cacciata del governo Berlusconi.
Per questo abbiamo giudicato da subito negativamente la decisione dell'area
programmatica Lavoro Societa'-Cambiare Rotta di dar vita a un documento
unitario
insieme alla maggioranza di Guglielmo Epifani, quasi a indicare che un futuro
governo dell'Unione renderebbe superfluo il mantenimento di una posizione
critica della sinistra sindacale dentro la piu' grande organizzazione di
massa del paese. Mentre - a nostro avviso - e' proprio la politica portata
avanti dai partiti dell'Unione in questi anni a rendere tanto piu' necessaria
tale posizione alternativa e autonoma dentro la Cgil. Per questo abbiamo
accolto favorevolmente la costituzione della rete del 28 aprile come strumento
per la costruzione di un documento alternativo nel prossimo congresso e,
conseguentemente, di un'area programmatica visibile e posizionata a sinistra.
Ma nel proseguimento del percorso iniziato a Roma il 28 aprile ci sembra
che siano mancati gli atti formali chiari, inequivoci e tempestivi che si
richiedono alla costruzione di una battaglia che esige anche tempi certi
dal punto di vista organizzativo. E soprattutto ci sembra che a poco a poco
abbia preso piede un progressivo spostamento verso un'ipotesi emendataria
che ci sembra altra da quanto annunciato e - dal nostro punto di vista -
assolutamente inadeguata alla situazione (oltre che impraticabile sul piano
regolamentare). Finora non ci risulta sia stata formalizzata in alcuna sede
ufficiale della Cgil l'intenzione di presentare un documento congressuale
e anche la locandina diffusa nei giorni scorsi che pubblicizza l'iniziativa
delle rete prevista per il 15 luglio non ne fa cenno.
Noi ribadiamo la nostra ferma disponibilita' a sostenere un documento
congressuale
alternativo di sinistra ma al contempo crediamo che tra di noi sia necessaria
la massima chiarezza: i compagni che hanno firmato il primo testo per la
battaglia congressuale alternativa sono sempre convinti della necessita'
di procedere su quella strada o pensano di scegliere altre ipotesi, certo
legittime, ma non necessariamente condivise e che eventualmente sarebbe il
caso di annunciare e di sottoporre al dibattito? E se si' perche' si indugia,
invece di annunciarlo in modo inequivoco e di mettere in atto tutti i passi
necessari passare dalle intenzioni ai fatti? Nell'attivita' politica e
sindacale
ci sembra che il primo modo che si ha per costruire qualcosa sia dire che
si ha intenzione di farlo e viceversa finche' si rimane sospesi e'
impossibile
costruire alcunche'. Tenuto conto per di piu' che l'orologio corre e che
la preparazione di un congresso in Cgil richiede tempi adeguati per poter
essere convenientemente organizzata. Certi che, con la stessa franchezza
con cui abbiamo creduto doveroso porvi questi interrogativi, a questi
interrogativi
darete una risposta, vi salutiamo fraternamente.
Bruno Manganaro
Franco Grisolia
IL CONGRESSO REGIONALE VENETO DEL PRC
Il
2 luglio 2005 si è svolto il II° Congresso Regionale Veneto del Prc,
come Progetto comunista abbiamo presentato un nostro documento, ad integrazione
del nostro documento nazionale, centrato sulle questioni della regione.
In
continuità con l’impegno di Progetto comunista (vedi nel nostro sito www.progettocomunista.it
l’O.d.g. presentato al Congresso Nazionale del Prc e gli articoli pubblicati
sul nostro giornale) per la presentazione di un documento alternativo su
posizioni di classe alla maggioranza Epifani-Patta al prossimo congresso
nazionale della Cgil, abbiamo proposto ai compagni del II° documento
congressuale (Essere Comunisti) e ai compagni del IV° documento congressuale
(Sinistra critica–Erre) un O.d.g. congiunto che impegni i militanti e i
dirigenti di Rifondazione comunista iscritti alla Cgil nella battaglia su un
documento alternativo al prossimo congresso Cgil.
Registrata
la contrarietà del compagni del IV° documento (Sinistra critica-erre) abbiamo
proceduto a formalizzare l’O.d.g. con i compagni del II° documento (Essere
Comunisti).
L’O.d.g.
(che segue) ha registrato in platea congressuale il voto contrario dei
bertinottiani e l’astensione/contrarietà dei compagni del IV° documento
(sinistra critica-erre), un’area quest'ultima che sempre più si configura
come sinistra bertinottiana.
Antonino
Marceca
O.D.G.
Congresso
Nazionale della CGIL
Il
II° Congresso Regionale Veneto del Prc valutata la situazione
politico-sindacale, è fortemente preoccupato della possibile deriva
concertativa della CGIL.
Considerato
che è iniziata la fase congressuale della CGIL, impegna i militanti e i
dirigenti sindacali iscritti al Partito a sostenere le legittime posizioni
espresse nel documento della “Rete 28 aprile”, firmato da cinque dirigenti
nazionali della Confederazione di cui il primo firmatario è il compagno G.
Cremaschi.
Tutto
questo, come espresso nel documento della “Rete 28 aprile”, in quanto il
sindacato non deve avere governi amici ma difendere coerentemente gli interessi
dei lavoratori a prescindere dalle maggioranze che governano il paese.
Ezzelin
Storti Giuliano (Essere comunisti)
Marceca
Antonino (Progetto
comunista)