NO ALLA NUOVA CONCERTAZIONE CGIL-CONFINDUSTRIA!

 

Come dirigenti della CGIL esprimiamo il nostro più netto dissenso rispetto al nuovo quadro di concertazione e alleanza che si sta formando tra il gruppo dirigente della nostra organizzazione e la nuova presidenza della Confindustria. L’incontro pubblico tra Guglielmo Epifani e Luca Cordero di Montezemolo, non negli aspetti formali ma nella sostanza, esprime questa rinnovata volontà di una politica di collaborazione di classe. Tutta l’esperienza del passato dimostra cosa ciò voglia dire per i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e i giovani: nuovi sacrifici a vantaggio dei profitti e una “pace sociale” che fa premio solo al capitale. Questi avvenimenti dimostrano la correttezza delle posizioni che soli, come settore classista anticapitalista della CGIL e della sua area di sinistra, abbiamo portato avanti, in primo luogo con il nostro voto contrario alle conclusioni “unitarie” dello scorso congresso confederale CGIL. La linea di Cofferati prima, di Epifani poi, lungi dall’essere una linea di superamento della concertazione degli anni ’90, intendeva riproporla e la presunta “radicalità” (del tutto relativa) era solo la risposta obbligata alla linea d’attacco portata avanti dal governo Berlusconi e dalla Confindustria di D’Amato. Di fronte alla svolta confindustriale e al prepararsi di nuovi scenari politici, il gruppo dirigente maggioritario della CGIL torna apertamente all’antico, ad una politica di collaborazione di classe e concertazione, come sempre a perdere per i lavoratori. Facciamo appello a tutti i dirigenti, delegati e iscritti CGIL perché si oppongano a questa linea, forti anche della nuova capacità di lotta che vertenze come quella di Melfi hanno mostrato. Chiediamo in particolare alla sinistra confederale (area di Lavoro e Società) e alla maggioranza FIOM di essere coerenti con quanto affermato, rispettivamente nel documento per l’ultimo congresso CGIL e nelle dichiarazioni della recente assise congressuale e di aprire quindi una battaglia di opposizione nella Confederazione contro la linea di Epifani. In ogni modo, per quanto ci riguarda, ci impegneremo con tutte le nostre forze per questa lotta fondamentale per la difesa dell’indipendenza della CGIL e degli interessi dei lavoratori.

 

Bruno Manganaro (Dir. Naz. CGIL e Comitato Centrale FIOM)

Franco Grisolia (CGIL naz.)

Sergio Benedetto (Direttivo Naz. FISAC-CGIL)

Massimo Busnelli (Direttivo Naz. FILCEM-CGIL)

Daniele Debetto (Direttivo Naz. FILCEM-CGIL)

Luisa Rasero (Direttivo Naz. FISAC-CGIL)

Beppe Santarelli (Direttivo Naz. FILTEA-CGIL)  

 

08 luglio 2004