Luca Bottura dell'Unità risponde a Michele Terra sulla vicenda dei fascisti a Marzabotto
10 Aprile 2003
Caro Michele, la
battuta e' presto spiegata: Michele Terra/Michele Serra. Ammetterai che, anche
se non e’ stato membro della direzione nazionale di Rifondazione, ha una
notorieta’ leggermente superiore alla tua. Ma quando una battuta non si
capisce, e' sottinteso, la colpa va a chi scrive e non a chi legge. Uno a zero
per te. Quello che definisci un volgare attacco era una valutazione piu' o
meno ironica, piu' o meno centrata, su una tua dichiarazione che non condivido
neppure per una virgola. Una valutazione assolutamente indipendente, per la
precisione. In quelle dieci righe scrivo quello che mi pare, tutti i giorni,
da oltre un anno. Qualche volta con tono satirico (ho lavorato qualche anno a
Cuore, mi e’ rimasta una certa passione) qualche volta piu’ seriamente. E
mi e' capitato di far incazzare qualche compagno dei Ds,qualcuno della
Margherita, qualche sindacalista, piu'spesso gli avversari politici. Finora
non ero stato rimbrottato con tale acidita’ neppure da Isabella Bertolini
(la Servidori, invece, s’era fermata qualche centimetro prima). Comunque,
per capirci: non ti ho dato del terrorista. Ti ho dato dell’improvvido. E’
un banale giudizio politico (e non partitico). Io penso che uno come Raisi –
e come i suoi scherani, dai quali sono stato in passato minacciato fisicamente
– non meriti certi favori. Non meriti alibi. Penso che la lotta a questo
pessimo sindaco si faccia in consiglio comunale, sui giornali, in piazza. Non
si faccia sui muri. Peggio ancora rivendicare a se’ le bombolette altrui: si
rischia di passare per quelli che vogliono opporre un’illegalita’ anche
piccola alle grandi illegalita’ altrui. Questo dal punto di vista etico. Dal
punto di vista pratico, se qualcuno da’ anche solo una scoppola a Raisi (puo’
succedere) rischi di essere investito da un vagone di merda. E non e’ quello
che ti auguro. Quanto alla solidarieta’ di alcuni tuoi compagni di partito,
sono sicuro che te la meriti. Per la specchiata persona che certamente sarai,
intendo. Non perche’ hai subito un volgare attacco. Non hai subito nessun
attacco, e non era volgare. Se ti rileggi la rubrica con un minimo di
laicita’, non ti sara’ difficile convenirne. C’erano piu’ parole tue
che mie. E non c’era astio. Questo perche' mi capita di pensare con rabbia
all’autismo di Rifondazione, mi capita di condividerne alcune posizioni, mi
capita – sempre – di sperare di vincere le prossime elezioni insieme. Se
poi non e’ reciproco, pazienza. Ci terremo Berlusconi e Guazzaloca.
Un saluto
Emilio