VARESE: RAZZISMO E NEOFASCISMO

 
 
Trovate qui sotto una nota, scritta dai compagni di Progetto Comunista di Varese, relativa ai recenti gravissimi atti di razzismo avvenuti nella provincia lombarda. Come scritto nella nota, non si tratta di un caso isolato: in particolare in Lombardia, si assiste, negli ultimi anni, ad un aggravarsi degli atti di violenza da parte di gruppi neofascisti, dalla morte di Dax ai numerosi attacchi a centri sociali e singoli attivisti.
 
Anche su questo terreno, le complicità del centrosinistra di fatto legittimano questo stato di cose. Basta pensare che le giunte di centrosinistra (sostenute dal Prc...) di Crema e Cremona hanno recentemente concesso spazi pubblici a Forza Nuova, noto gruppo dell'estrema destra. A Cremona è nato un Comitato Antifascista Permanente (di cui è portavoce Mirko Seniga, di Progetto Comunista): esperienze simili, col sostegno delle forze della sinistra anticapitalista, dovrebbero sorgere in tutte le città a rischio di attacchi xenofobi e neofascisti.
 
Fabiana Stefanoni

 

Ancora una volta violenza a Varese

 

Varese ancora una volta diventa teatro di atti di violenza inaudita ed insensata.

 

Lunedì 13 giugno nelle vie della cittadina lombarda, un corteo di circa 200 giovani ha sfilato per celebrare la morte di Claudio Maggiorin, ucciso da una ragazzo albanese qualche giorno prima a Besano con tre coltellate al cuore. La manifestazione è stata improvvisata da alcuni ultras, simpatizzanti del gruppo di estrema destra (neo-fascista) dei Blood and Honour; promossa con scopi tutt’altro che nobili, si è presto rivelata una sfilata carica di odio, durante la quale i partecipanti gridavano slogan razzisti come "albanesi tutti appesi", "albanese razza di merda".

 

Verso le 19.30 circa, un gruppetto di 15 persone si è distaccato dal cordone alla ricerca di una vittima casuale, purché extracomunitaria, per “vendicare” l’italiano ucciso. Dopo aver tentato di aggredire un ragazzo di colore senza riuscirci per la vicinanza della polizia, il gruppetto si e diretto verso via Morosini (pieno centro). Li incrociano un giovane albanese (con regolare permesso di soggiorno) fermo ad attendere il pulman e parte il linciaggio. I 15 lo aggrediscono buttandolo a terra e picchiandolo utilizzando anche caschi e oggetti trovati sul posto. Solo  l’intervento di alcuni agenti, che avevano seguito i 15, ha evitato che il linciaggio avesse termine. Dopo poche ore 2 componenti del branco sono stati rintracciati e arrestati (anche per il ferimento di uno degli agenti), si tratta di 2 componenti dei Blood and Honour già coinvolti in altre risse.

 

Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi; negli ultimi mesi sono state diverse le azioni di violenza, repressione, razzismo, che hanno insanguinato la provincia e in generale tutta la Lombardia : dagli attacchi ai vari centri sociali, a quelli rivolti contro diversi anarchici, a quelli degli ultimi giorni come a Besano dove, sempre per “vendicare” l’italiano ucciso, è stata frantumata la vetrata di una pizzeria gestita da albanesi la cui unica colpa è essere connazionali dell’assassino.

 

Non è più possibile oggi restare a guardare, assistere passivamente agli eventi: è necessario reagire. Sono in pericolo la dignità e la libertà umana. E’ necessario fare in modo che il 25 aprile non rimanga solo una commemorazione, ma sia memoria viva, volontà di combattere il fascismo in tutte le sue forme, la discriminazione, la repressione, il terrore: è necessario opporsi, contrastare queste logiche e politiche razziste.

 

Oggi come ieri e per sempre RESISTENZA!

 

PROGETTO COMUNISTA VARESE