Marxismo rivoluzionario n. 3 - libri

 

L’ALTRA RIFONDAZIONE

 Libro-intervista di Marco Ferrando presenta la lotta di Progetto comunista nel Prc

 

 

di Piero Nobili

 

 

In una fase in cui torna in auge il colonialismo e la politica delle cannoniere, in cui aumenta lo sfruttamento assoluto del lavoro, in tutte le sue forme, in cui, ad ogni latitudine, continua ad affermarsi una politica di autoritarismo capitalistico che, al di là degli schieramenti tradizionali (destra-sinistra, conservatori progressisti) va a ferire mortalmente anche le più elementari conquiste sociali e civili conseguite dal movimento operaio nel corso del Novecento, in una fase in cui tutti i principali governi europei sono sostanzialmente concordi con un'idea di Europa esclusiva, fortificata, armata e antidemocraticamente calata sulla testa di 450 milioni di persone in cui da Berlusconi a Raffarin, da Schoreder a Blair, in modi e forme diverse, la sostanza delle loro politiche è la stessa: togliere a Paperino per dare a Paperone, l’uscita di un libro che si sforza di riproporre la necessità dell’alternativa anticapitalista rappresenta un fatto sicuramente significativo per chi non si rassegna stancamente a sostenere, come male minore, un riformismo senza riforme.  

A maggior ragione in una fase che vede nuovamente il gruppo dirigente del Prc correre a rotta di collo verso l’abbraccio governativo con l’Ulivo, pronto a riprodurre una politica già sperimentata e già fallita: quella del compromesso sociale dinamico con la borghesia (e c’è da dire il sostantivo “compromesso”, specie in politica, col tempo si è caricato di interpretazioni deteriori: cioè non dà solo l’idea di un accordo, ma anche quella del cedimento, della rinuncia a qualche valore fondamentale…) l’arrivo alle stampe di un volume il cui autore scrive: “Voglio sottolineare l’enormità politica di questa 'svolta'. Il Prc si riavvicina ad una prospettiva di governo con l’ulivo nel momento stesso in cui il centro ulivista si presenta come carta di ricambio di quei poteri forti del paese delusi dal berlusconismo: ampi settori di Confindustria, Confcommercio, grandi banchieri e persino Bankitalia, tutti avversari di classe dei lavoratori e delle loro lotte. Può esservi un fatto più grave per un partito comunista che si voleva rifondato?” rappresenta una ventata salutare per chi non si rassegna passivamente ad assistere alla deriva governista del Prc e non vuole così interpretare il ruolo di quei cani che abbaiano mentre la carovana segue il suo corso verso ministeri e sotto-ministeri.

E' da poco disponibile il libro: L’altra rifondazione. Pubblicato dalla Giovane Talpa questo libro-intervista a Marco Ferrando è di particolare valore per almeno un paio di motivi.

Innanzi tutto per la forma scelta. Non solo perché l’intervista con tanto di domande e di risposte permette al lettore di farsi una idea sufficientemente chiara del pensiero e della riflessione dell’autore, ma anche perché questo non è un libro-intervista alla Bruno Vespa, in cui chi porge le domande sta politicamente prono di fronte all’intervistato non facendo altro che agevolare la strada alle risposte di quest’ultimo, e chi invece risponde, da buon mestierante della politica, fa un po’ di propaganda, utilizzando formule predicatorie e invocazioni astratte, elude i nodi più spinosi, aggirando così le domande più scomode e stringenti.

L’autore non utilizza nel suo argomentare, quelle formule ellittiche così in voga tra tanti esponenti della sinistra alternativa, che dietro il nuovismo e l’abiura delle categorie marxiste nascondono la  vecchia fallimentare politica riformista.

Nulla di tutto questo come anche il lettore più distratto potrà rendersene conto.

Il secondo motivo che rende utile ed importante questo libro-intervista è che in dieci capitoli viene condensato l’apporto di idee e di pratica politica dei marxisti rivoluzionari per una reale rifondazione comunista e viene delineato il senso profondo della loro battaglia controcorrente.

In 144 pagine, il portavoce della sinistra rivoluzionaria di rifondazione ha modo di affrontare sia temi d’attualità che di più ampio respiro: dalla battaglia contro la svolta governista del Prc alla necessità di affermare una nuova direzione del movimento operaio; dal crollo dello stalinismo all’ analisi delle prospettive dei movimenti; dal perdurante significato della rivoluzione d’ottobre alla necessità storica della rifondazione della Quarta Internazionale. Uno spettro ampio di temi che rende questo libro politicamente “denso” e al tempo stesso divulgativo (grazie anche alle preziose note editoriali) che fa intravedere la ricchezza e la complessità di un pensiero e di un programma e contemporaneamente facilita la conoscenza di una corrente politica del movimento operaio le cui posizioni sono state spesso denigrate e falsificate.

Un libro dunque, da leggere e da far conoscere. Un libro che forse farà storcere il naso a coloro che si ostinano a conciliare gli inconciliabili, a coniugare l’alternativa con l’alternanza, a declinare la prospettiva di un altro mondo possibile con l’alleanza con il centrosinistra di Prodi, D’Alema e Mastella.  Un libro i cui contenuti, a qualcuno potranno forse sembrare utopici. “Ma l’utopia si sa non è l’irrealizzabile: è l’irrealizzato; è la speranza che ciò che ieri non fu, domani possa essere.”