Elezioni: l'accordo col centrosinista a Vibo Valenza. La posizione di Progetto Comunista
CONTRO
L'ACCORDO POLITICO PRC-ULIVO A VIBO VALENZA
Dichiarazione
del Direttivo nazionale dell'AMR Progetto Comunista
Il Direttivo nazionale dell'AMR Progetto Comunista considera
negativa e preoccupante la situazione determinatasi a Vibo Valenza, in ordine
all'accordo politico tra Prc e Ulivo.
Questa scelta non ha alcuna base politica e di principio:
configura un'alleanza di governo con un personale politico borghese, legato agli
interessi locali dominanti, contro il quale la Federazione di Vibo aveva
mantenuto in passato una coerente opposizione, in contrasto con l'orientamento
nazionale e regionale del Prc.
Questa svolta risulta dunque del tutto incomprensibile e
grave.
L'argomento per cui l'alleanza politica sarebbe stata in
qualche modo "obbligata" per non "scomparire" -argomento
realmente presente nel senso comune della maggioranza dei compagni della
Federazione- non ha un fondamento politico condivisibile: la sopravvivenza di
un'organizzazione comunista è in ogni caso legata al proprio radicamento
sociale e territoriale in funzione della difesa degli interessi indipendenti dei
lavoratori.
Un'alleanza di governo con gli avversari dei lavoratori è un
colpo all'organizzazione comunista mille volte più grande dell'eventuale
mancata elezione di un suo candidato.
Tanto più negativa ci pare la svolta compiuta di inserimento
diretto nella futura amministrazione dell'Ulivo: ciò che accrescerà il vincolo
di corresponsabilità alle politiche della giunta, nella classica funzione di
ostaggi del centrosinistra.
Per queste ragioni esprimiamo una piena condivisione del
senso generale della mozione presentata dai Giovani comunisti della Federazione.
Così come condividiamo le formali dissociazioni dalla scelta compiuta da parte
dell'AMR vibonese, augurandoci che si traducano, da ora in avanti, in un
comportamento politico conseguente.
Il Direttivo nazionale dell'AMR Progetto Comunista, tanto più
sulla base dell'esperienza vibonese, ribadisce l'indirizzo generale da sempre
sostenuto attorno al tema del governo locale, in coerenza con l'orientamento di
principio del marxismo rivoluzionario. Non c'è differenza qualitativa
tra governo nazionale e governo locale in ordine alla sua natura di classe. Non
vi è differenza tra la natura borghese dell'Ulivo nazionale e la natura del
centrosinistra locale. Sono solo diverse latitudini e rappresentanze
istituzionali nella difesa della medesima classe. I comunisti difendono ovunque
un'altra classe, in funzione di una prospettiva di alternativa socialista. E
quindi collegano la propria collocazione naturale di opposizione ai governi
borghesi locali, dentro le lotte quotidiane dei lavoratori e dei movimenti, a
questa prospettiva politica anticapitalistica.
Questa rivendicazione dell'autonomia del movimento operaio e
dei comunisti dal centro borghese dell'Ulivo è tanto più centrale oggi, in una
situazione in cui è in via di allestimento una prospettiva nazionale di
alternanza borghese a Berlusconi, a guida Prodi, che subordini i lavoratori e il
Prc al grande capitale e ai suoi affari. E di cui le giunte locali di
centrosinistra "allargate" al Prc sono semplicemente tasselli e
pedine.
Ci auguriamo dunque che la maggioranza dei compagni della
Federazione vibonese, con cui abbiamo condotto una lunga e coerente battaglia
politica nel Prc per oltre dieci anni a difesa dell'indipendenza di classe,
superino in prospettiva la scelta compiuta. Si disimpegnino innanzitutto dalla
partecipazione diretta alla eventuale giunta dell'Ulivo. Preparino una naturale
ricollocazione all'opposizione nei confronti di quella amministrazione.
Siamo disponibili, fraternamente, come sempre, a discutere
apertamente con i compagni della Federazione di queste nostre considerazioni e
delle nostre comuni prospettive.
DICHIARAZIONE DEL COLLETTIVO DI VIBO VALENTIA DI PROGETTO COMUNISTA SULL'ACCORDO TRA CENTROSINISTRA E PRC LOCALE
Il collettivo vibonese
dell’Associazione marxista-rivoluzionaria Progetto Comunista esprime il suo
dissenso rispetto all’accordo politico tra PRC e Centrosinistra in occasione
delle elezioni provinciali.
Progetto Comunista, sinistra
del PC, è naturalmente impegnato nella lotta contro il governo Berlusconi e la
coalizione del Centrodestra a tutti i livelli. Ed anzi rivendica da tempo, sia
nel PRC che nei movimenti e nelle organizzazioni sindacali, una mobilitazioni
radicale e di massa per la cacciata di Berlusconi.
Ma la lotta per la sconfitta
delle destre deve combinarsi con la prospettiva di un’alternativa vera, basata
sugli interessi sociali dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani in
contrapposizione al capitalismo italiano ed europeo e a tutte le forze che lo
rappresentano. E questa prospettiva è inconciliabile con ogni accordo di
governo con il Centro liberale dell’Ulivo (Margherita, maggioranza D.S.,
S.D.I., UDEUR): un Centro saldamente ancorato alle grandi famiglie del capitale
finanziario, già protagonista nella legislatura precedente di una pesante
offensiva antioperaia e antipopolare, ed oggi attestato su un programma generale
che ripropone l’aumento dell’età pensionabile, la flessibilità del lavoro,
l’aumento delle spese militari, la continuità in altre forme delle spedizioni
coloniali (Kosovo, Afghanistan, Irak),
Sullo stesso terreno locale, le
forze del Centro vibonese dell’Ulivo sono del tutto omogenee, com’è
inevitabile, alla natura dell’Ulivo nazionale. Lo dimostra l’esperienza
della giunta uscente di Centrosinistra, che ha visto il nostro partito
all’opposizione. Lo dimostra il disimpegno e l’ostilità delle forze locali
del Centro ulivista verso le lotte dei lavoratori vibonesi e le domande sociali
dell’opposizione. Del resto la federazione vibonese del PRC, in coerenza con
queste posizioni, ha sempre sostenuto in passato una linea di autonomia e di
alternativa sia al Centrodestra, sia al Centrosinistra locale.
Questa poteva e doveva essere
anche nelle presenti elezioni la linea della federazione. Così non è stato:
perché, nella maggioranza dei compagni, è prevalso il timore dell’isolamento
e della sconfitta. Ne prendiamo atto, ma lo riteniamo un errore: e proprio
l’esperienza dei fatti lo dimostrerà.
Naturalmente siamo e saremo
ugualmente impegnati, in prima fila, nella campagna elettorale del partito e per
il suo migliore risultato. Ma in caso di vittoria del Centrosinistra, siamo
convinti che l’esperienza dimostrerà alla maggioranza dei compagni della
federazione vibonese, la divaricazione tra le ragioni sociali e programmatiche
dei comunisti e le ragioni sociali dell’Ulivo, e, quindi, l’inevitabilità
di una ricollocazione.
Come collettivo vibonese di
Progetto Comunista, pertanto, continueremo e svilupperemo la nostra battaglia
per la ricollocazione indipendente della federazione vibonese del PRC in piena
coerenza con gli orientamenti
generali della nostra associazione nazionale, e contro la deriva governista
della maggioranza nazionale del partito: che prospettando l’ingresso del PRC
in un futuro secondo governo Prodi, mina le ragioni stesse del Partito della
Rifondazione Comunista.
Oggi più che mai la difesa del PRC passa per la sconfitta della sua linea maggioritaria di capitolazione a Prodi e D’Alema.