SCIOPERO A OLTRANZA ALLA FINCANTIERI DI GENOVA: COMUNICATO STAMPA DI PROGETTO COMUNISTA
Riportiamo di seguito un comunicato stampa del Collettivo di Progetto Comunista della Fincantieri di Sestri Ponente (GE) in merito allo sciopero a oltranza di questi giorni.
Buona lettura
la redazione Web
A poca distanza dalla
battaglia che ha visto protagonisti i lavoratori della FIAT
a Melfi, un altro grande risultato è stato riportato dal risveglio delle
lotte operaie che vivono in una generazione di giovani che hanno rialzato la
testa.
In tutti gli stabilimenti della
Fincantieri in giro per l’Italia dal giorno 24 maggio è iniziata una
durissima lotta contro l’azienda e i 2 sindacati-zerbino Fim e
Uilm, in merito all’integrativo aziendale e alla lotta sul
pre-contratto.
Per un’intera settimana gli
operai degli stabilimenti Fincantieri insieme ai delegati della Fiom-Cgil hanno
presidiato duramente gli ingressi, impedendo l’entrata di merci e di
lavoratori. Picchetti duri e scioperi articolati, dopo che l’azienda,
approfittando di un’imboscata tesa dal segretario nazionale per l’industria
della Uilm Giovanni Contento, aveva fatto saltare le trattative sul rinnovo del
contratto integrativo e soprattutto sul precontratto, che la FIOM-CGIL ha
continuato caparbiamente a portare avanti.
L’azienda e i due sindacati
gialli però si sono presto accorti di aver sbagliato i calcoli.
Infatti i lavoratori
inferociti, determinati e combattivi, sotto la direzione dei delegati della Fiom,
che a Genova sono in prevalenza di Progetto Comunista (sinistra del PRC), hanno
dato da subito vita ad una lotta dura, con cortei interni, picchetti e scioperi
articolati. Una lotta prolungata che si è protratta per una settimana, fino a
che l’azienda e i due sindacati-zerbino si sono dovuti piegare e hanno dovuto
firmare un accordo che prevede recuperi salariali dignitosi, una quota salariale
fissa legata al precontratto, che offre un recupero vero rispetto all’accordo
bidone che Fim e Uilm avevano sottoscritto con Federmeccanica sul contratto
nazionale, che la Fiom continua a non riconoscere. Va aggiunto a tutto ciò che
con l’accordo in Fincantieri viene stoppata la legge 30, vengono ostacolati i
disegni aziendali, coadiuvati dai due sindacati gialli, che volevano penalizzare
i lavoratori malati e infortunati.
Questa lotta vittoriosa
dimostra, una volta di più, che l’unità e la determinazione dei lavoratori,
unita alle forme di lotta prolungata che noi abbiamo sempre sostenuto, sono le
uniche in grado di dare serie risposte al proletariato nella prospettiva di
un’alternativa di società, mentre dimostrano il fallimento delle pratiche
concertative e di collaborazione di classe.
Ultima, ma
importante annotazione. Almeno per ciò che riguarda la lotta dei lavoratori di
Fincantieri a Genova e, più in generale, dei lavoratori in questa città si
deve registrare la totale assenza di interessamento del gruppo dirigente
riferibile alla maggioranza di Rifondazione Comunista. Evidentemente quello che
nelle pagine di Liberazione viene definito “nuovo movimento operaio” gode,
da parte della maggioranza del partito, di un livello di considerazione privo di
elementi di novità: il solito vecchio e ormai tristemente consolidato
disinteresse.
Genova,
28 maggio 2004
Fincantieri Sestri Ponente - Genova