RISOLUZIONE SUlle tesi programmatiche
1.
La resistenza nazionale in corso in Iraq rappresenta un inizio di
trasformazione della guerra imperialistica in guerra civile contro il
capitale. Sottolineammo questo nuovo sviluppo politico nella lotta di classe a
livello internazionale e della crisi politica nel suo insieme, in
continuazione con le guerre imperialiste iniziate nei Balcani agli inizi degli
anni 90 del XX secolo.
2.
L’insurrezione irachena è un segnale di una possibile grande
Intifada, dal Mediterraneo al Golfo Persico, ed una possibilità di porre fine
alla monarchia giordana. Lo sviluppo del movimento nazionale in Iraq potrebbe
modificare le condizione nelle quali si sviluppa la lotta del popolo
palestinese, nella misura che includa enormi masse di arabi nella lotta contro
lo Stato sionista. Questa modificazione nelle condizioni di lotta nel medio
oriente da forza alle possibilità di realizzazione delle rivendicazioni
storiche del movimento nazionale palestinese in favore di una Repubblica
unica, democratica e laica in tutto il territorio storico della Palestina. Una
serie di crisi internazionali del imperialismo darebbero un colpo decisivo
allo Stato sionista, e aprirebbe uno spiraglio per che i lavoratori ebrei
riconoscano la necessità storica di un’alleanza con il movimento nazionale
palestinese e la completa realizzazione delle aspirazioni di esso. La
distruzione dello Stato sionista ha un carattere internazionale.
3.
L’insurrezione nazionale in Iraq, e la possibilità di estendere una
Intifada in tutto il medio oriente; le crisi politiche che ci sono in vari
stati europei compromessi nella guerra imperialistica; il rilievo politico che
hanno avuto le mobilitazioni di massa in Francia, e soprattutto in Spagna nel
marzo del 2004, che portò alla sconfitta del governo Aznar; la crisi politica
che la guerra ha cominciato a evidenziare negli USA, cosi come in Inghilterra
e Italia; il continuo stato di stallo della burocrazia russa in Cecenia e la
crisi del Caucaso; le lotte che hanno avuto luogo in vari paesi dell’America
Latina; l’insieme di questi fattori apre un periodo che vedrà sempre di più
i fattori tipici di un periodo prerivoluzionario a scala mondiale.
4.
La IV Internazionale
appoggia l’autodeterminazione e l’indipendenza nazionale della nazione
cecena, con indipendenza del carattere delle diverse tendenze nazionaliste o
islamiche che si contendono la direzione nella lotta contro la burocrazia
restaurazionista russa. La IV Internazionale chiama a tutte le organizzazioni
nazionali cecene ad un fronte unico contro l’occupazione militare russa
sulla base di una lotta di massa e di una guerra nazionale contro la
burocrazia ed l’imperialismo.
5.
Le organizzazioni che lottano per la Rifondazione della Quarta
Internazionale hanno il dovere di parlare nel suo nome, perché essa è la
loro radice ed obbiettivo storico. Parlare a nome della IV Internazionale è
una necessità nella lotta contro il centrismo.
6.
La IV Internazionale denuncia il tradimento delle burocrazie sindacali
e dei partiti operai-borghesi di tutti i paesi contro i lavoratori
disoccupati. Segnala, in opposizione a questo tradimento, l’esempio del
movimento piquetero argentino e chiama alle organizzazioni operaie e popolari
di tutti i paesi ad organizzare le masse di milioni di senza lavoro.
7.
Le burocrazie restauratrici non rappresentano soltanto la tendenza del
ex gendarme degli stati operai a trasformarsi in proprietari privati , ma
hanno preso di persona la protezione statale della proprietà capitalistica
dei mezzi di produzione. Il proletariato non deve appoggiarla in nessun modo
nei conflitti di interessi fra le classi borghesi e stati capitalistici.
Nell’eventualità di una guerra internazionale dovranno essere valutati
fattori come l’indipendenza nazionale dei paesi coinvolti in relazione
all’imperialismo.
8.
Il laicismo, cosi come la democrazia, hanno smesso di avere un
carattere storico progressivo nelle nazioni che sono ad uno stadio
imperialista. Il comunitarismo è utilizzato dalle borghesie per sottomettere
le masse al ferreo controllo della propria variante di clericalismo e per
separarle dall’insieme dei salariati. La IV Internazionale denuncia questa
situazione, e chiama contro la persecuzione e repressione dei lavoratori
immigrati, di quelli clandestini, e quelli extra-europei in generale da parte
della borghesia imperialistica.
9.
I partiti della estrema destra europea non hanno un carattere fascista,
anche quando hanno elevati risultati elettorali. Per essere fasciste
dovrebbero essere organizzazioni armate dal capitale contro i lavoratori
organizzati. La bozza di tesi programmatica presentata al Congresso, ha il
pregio di caratterizzare i profondi limiti che hanno i partiti chiamati
fascisti da parte della sinistra europea, visto che la borghesia è ben
protetta dal regime democratico nella lotta contro le masse. La borghesia sia
può valere dei partiti fascisti come aiuto nella lotta contro i lavoratori.
La contraddizione di questi partiti con le proprie borghesie riguardo la
Unione Europea, costituisce una delle più importanti limitazioni per
svilupparsi come strumento nella guerra del capitale. La IV Internazionale
denuncia la sinistra democratica europea ed al SU per utilizzare lo
spauracchio di questi partiti come scussa per collaborare con la borghesia
democratica imperialista dei propri paesi.
10.
Denunciamo il tentativo della chiamata “globalizzazione” di
presentarsi come l’universalizzazione delle forze produttive sotto la sua
forma capitalistica. Cioè, presentare una regressione storica (restaurazione
capitalistica) come un progresso; e la ricerca di una uscita alla crisi di
sovrapproduzione e alla caduta tendenziale del saggio di profitto, come una
scelta degli ex stati operai degenerati a perseguire il loro sviluppo tramite
il libero movimento del capitale. E anche un tentativo di dissimulare
l’accentuata anarchia del capitale e la lotta per la spartizione dei mercati
da parte del capitale finanziario internazionale. Soprattutto la IV
Internazionale denuncia la globalizzazione imperialistica che pone le basi al
dominio senza limiti del capitale, premessa di nuove guerre imperialiste.
11.
Il gruppo del congresso sulla bozza delle tesi programmatiche segnala
che queste riassumono sette anni di dibattiti nelle file della IV
Internazionale; che la preparazione della discussione fu preceduta da undici
bollettini interni; e anche che da quando è stato convocato questo congresso,
nel dicembre 2003, il giornale Prensa Obrera sviluppo una campagna di analisi
e dibattito sulla gran parte dei temi in questione.
12.
Poniamo l’enfasi sul fatto che il metodo delle Tesi programmatiche,
che copre l’analisi del presente periodo di declino del capitalismo,
analizzando le sue tendenze politiche, che ci permettono d’impostare le
conclusioni tattiche per l’intervento rivoluzionario, poggia nella
tradizione e nelle conquiste metodologiche del Programma di Transizione della
IV Internazionale. Il nostro punto di partenza è lo stesso che quello di quel
documento storico: la crisi dell’umanità.
Presentato da: Partito Operaio (Argentina)
APPROVATO A MAGGIORANZA
Voti a favore: 79
Voti contrari: 0
Astensioni: 4
VOTAZIONE INDICATIVA DEI DELEGATI OSSERVATORI
Voti a favore: 5
Voti contrari: 1
Astensioni: nessuno