UN 25 APRILE CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL FASCISMO, CONTRO IL CAPITALISMO CHE LI GENERA
Trovate di seguito e qui disponibile (già impaginato, e in formato Rtf, esente da virus) il volantino nazionale di Progeto Comunista per le manifestazioni del 25 aprile. Il volantino può ovviamente essere riutilizzato o riprodotto per volantini locali.
UN 25
APRILE CONTRO LA GUERRA,
CONTRO
IL FASCISMO,
CONTRO
IL CAPITALISMO CHE LI GENERA
La recente strage di
civili ad opera dei militari italiani in Irak è l'ultima conferma del carattere
ben poco "pacifico" della missione. E' ormai evidente che le truppe
italiane sono truppe di occupazione coloniale; a cui il popolo irakeno oppone
una legittima e coraggiosa resistenza.
A Nassirya i soldati
italiani presidiano una delle zone più ricche di riserve petrolifere (miliardi
di barili). Petrolio, appalti, privatizzazioni: ecco le vere ragioni per cui il
governo Berlusconi non vuole ritirare le truppe.
Fassino, D'Alema e
Rutelli -che pure partecipano ipocritamente alle manifestazioni per la pace- da
buoni difensori degli interessi del capitalismo italiano non chiedono
l'immediato ritiro delle truppe e sperano in una qualche forma di intervento Onu
a copertura degli interessi europei. Per la stessa ragione sostengono le truppe
italiane in Afghanistan e nei Balcani.
Ecco perché il movimento
contro la guerra per svilupparsi ha bisogno di una piena indipendenza dai due
poli dell'alternanza borghese.
Occorre superare ogni
neutralismo e schierarsi con la resistenza irakena (il che non significa
ignorare la necessità di un'altra direzione a quella lotta, che la svincoli
dalle direzioni reazionarie fondamentaliste). La sconfitta degli occupanti e il
loro ritiro scompaginerebbe l'intero quadro politico mondiale, rafforzerebbe la
lotta di tutti i popoli oppressi, darebbe una prospettiva nuova alla lotta del
popolo palestinese.
Le dichiarazioni di
"unità nazionale" con cui il centro liberale dell'Ulivo (maggioranza
Ds, Margherita) ha soccorso il governo Berlusconi, in seguito alla vicenda dei
mercenari italiani in ostaggio, è la riprova che su tutte le questioni
fondamentali i due poli dell'alternanza ritrovano una comune identità di
classe. Su guerra, pensioni, smantellamento dello stato sociale, attacco ai
diritti dei lavoratori, centrodestra e centrosinistra competono per guadagnare
il sostegno della grande borghesia. In nome degli interessi dei banchieri,
l'Ulivo di Prodi si prepara a tornare al governo nel 2006, coinvolgendo
Rifondazione Comunista nel ruolo di argine di sinistra del futuro governo
antioperaio.
Si tratta di una
prospettiva sciagurata che va contrastata: nell'interesse dei movimenti di
questi anni, delle loro ragioni di classe, inconciliabili con quelle dei
banchieri; nell'interesse della rifondazione comunista - che può avvenire solo
preservando l'autonomia di classe, sviluppando nelle lotte l'opposizione alle
politiche borghesi.
Per questo Progetto
Comunista, sinistra del Prc, si batte contro la deriva governista del gruppo
dirigente di Rifondazione.
Guerra, fascismo,
miseria: sono le uniche cose che il capitalismo può offrire all'umanità. Per
liberarsene definitivamente occorre liberarsi da questo sistema sociale,
costruendo nelle lotte un percorso per l'alternativa socialista.
Þ CON LA
RESISTENZA DEL POPOLO IRAKENO!
Þ CACCIARE
BERLUSCONI SI', GOVERNARE CON L'ULIVO NO!
Þ PER
UN'ALTERNATIVA DEI LAVORATORI!