PNF-MSI-AN
QUANDO LA COERENZA PAGA
Alleanza
Nazionale, in particolare il suo capo Gianfranco Fini oggi vice presidente del
consiglio, ha sostenuto, non sappiamo quanto sinceramente, la discontinuità tra
la propria organizzazione ed il regime fascista.
Resta
il fatto che AN mai ha preso le distanze dalla storia del Movimento Sociale
Italiano, anzi la fiamma continua ad ardere nel simbolo di AN, che
dell’esperienza del fascismo è stato il diretto erede nell’Italia
repubblicana.
Andiamo
quindi a vedere cosa sosteneva Gianfranco Fini quando era segretario del MSI e
vediamo come coerentemente ha continuato quella politica stando al governo della
Repubblica che si dice nata dalla Resistenza.
“Cari
camerati…il MSI, l’intero MSI, rivendica fermissimamente il proprio diritto
di esistere e di riferirsi al fascismo” (24/1/1988)
“Sono
stato un picchiattore, e non ho nulla da rinnegare. Le ho date e le ho prese,
come tutti quelli che facevano politica negli anni ’70, con i bastoni e con le
catene. Però si è sempre trattato di legittima difesa” (10/1/1988)
“Credo
ancora nel fascismo, sì, ci credo. Soprattutto oggi, cha anche il PCI si è
arreso e trova idonea questa società, la scommessa [del fascismo] è ancora più
valida.” (19/8/1989)
“Mussolini
è stato il più grande statista del secolo. E se vivesse oggi, garantirebbe la
libertà degli italiani” (30/9/1992)
La coerenza di Gianfranco fini come uomo di
governo:
“Il
MSI si è sempre rifiutato di considerare l’antifascismo come una sorta di
mito unificante, di unica ragione di vita di questa Repubblica. E a maggior
ragione ci auguriamo che nel prossimo futuro i nostri figli siano giudicati per
quel che dicono, per quel che pensano, per quel che fanno, e non per quel che
hanno fatto i loro padri e i loro nonni nel 1945. E allora l’antifascismo di
per sé no è un valore.” (8/1/1988)
FATTO
Il
repubblichino non pentito Mirko Tremaglia è ministro della Repubblica.
“Penso
che presto sul banco degli imputati con Togliatti dovrà salire anche Nenni, e
chissà che l’Italia un giorno non si debba vergognare di avere avuto un
presidente della Repubblica complice [dei partigiani] assassini” (4/9/1990)
FATTO
Alcuni
deputati di AN, fra cui il bolognese Raisi, hanno presentato recentemente
un’interrogazione parlamentare paragonando i partigiani alle BR che hanno
ucciso Biagi e D'Antona.
“Il
MSI è contro la società multirazziale” (9/7/1991)
FATTO
E’
stata approvata ed è in vigore la famigerata legge Bossi-Fini contro gli
immigrati extracomunitari.
“Meglio
di questa Repubblica era la Monarchia, che almeno l’unità nazionale la
garantiva.” (1/10/1993)
QUASI FATTO
Modificando
la Costituzione, con il voto favorevole anche di molti parlamentari del
centrosinistra, si è permesso il rientro in Italia dei Savoia.
Non
crediamo che l’antifascismo possa essere solo un valore simbolico, buono per
le celebrazioni delle feste comandate, ma una pratica concreta nelle lotte di
ogni giorno: dall’antirazzismo alle lotte del mondo del lavoro fino
all’opposizione al governo Berlusconi. Nessuno legittimazione politica può
essere data agli eredi del fascismo, nessuna pacificazione né ora né mai.
Le
citazioni sono tratte dal volume “Il fascista del duemila” a cura di Corrado
De Cesare, ed. Kaos