APPELLO PER UN CONGRESSO MONDIALE
SULLA RIFONDAZIONE DELLA QUARTA INTERNAZIONALE*
E’ passato più di un decennio dal
collasso dell’Unione Sovietica ma il capitalismo mondiale non è riuscito a
trovare una via d’uscita alla sua crisi storica e minaccia l’umanità con
una nuova ondata di barbarie, con massicci attacchi a tutti i diritti sociali e
democratici all’interno e una serie infinita di guerre imperialiste
all’estero. La ricerca nel dopo guerra fredda del dominio mondiale da parte
dell’imperialismo statunitense, in nome di una terroristica “guerra al
terrorismo”, ha già devastato l’Afghanistan e l’Iraq e minaccia di
aggressione militare un elenco infinito di paesi dal Medio Oriente all’Asia,
all’Africa e all’America Latina.
La guerra e l’occupazione
dell’Iraq segnano l’inizio di un nuovo periodo di convulsioni, scontri
militari, lotte di massa sociali e nazionali e ribellioni popolari nella regione
e su scala internazionale. La mobilitazione globale, senza precedenti, contro la
guerra di milioni di manifestanti, in particolare di una nuova generazione, che
hanno invaso le strade in Europa, in America e nel mondo intero prima e durante
la guerra contro l’Iraq, è divenuto un fattore politico globale. Subito dopo
la seconda guerra del Golfo, una nuova ondata di sciopero di massa ha scosso la
Francia e l’Austria. Questa ascesa delle masse in questi paesi coincide con
ribellioni rivoluzionarie nella periferia, con l’Intifada palestinese e lo
sviluppo dell’Intifada irachena in Medio Oriente, l’Argentinazo, e le rivolte in Bolivia, Ecuador, Perù, Uruguay e
nell’intero continente sudamericano.
A dispetto dell’euforia iniziale
per la "completa vittoria finale" del capitalismo, le sue
contraddizioni mondiali in via di acutizzazione sono l’espressione su scala
mondiale della sua tendenza storica alla dissoluzione. La classe operaia, tutte
le masse oppresse e sfruttate resistono tenacemente contro gli effetti
devastanti della crisi capitalistica mondiale. Ma per far fronte vittoriosamente
al sistema capitalistico mondiale, che si dibatte disperatamente alla ricerca di
una via d’uscita con i mezzi più violenti, il soggetto rivoluzionario
emergente del proletariato che lotta e delle moltitudini degli oppressi ha
bisogno di elaborare un programma per la soluzione socialista della crisi, una
strategia rivoluzionaria, una prospettiva e una organizzazione internazionale:
in altre parole è necessaria con urgenza un’Internazionale, un Partito
Mondiale della Rivoluzione Socialista.
Le organizzazioni che sottoscrivono
questo Appello hanno già lanciato dal 1997 in poi una campagna internazionale
per costruire l’Internazionale rivoluzionaria del ventunesimo secolo, fondata
su tutte le lezioni e le esperienze rivoluzionarie del ventesimo secolo e della
storia passata, una forza militante per le lotte del presente e aperta al
futuro.
Noi ci battiamo per la Rifondazione
della Quarta Internazionale che Trotsky e i suoi compagni hanno proclamato nel
1938, nei momenti più oscuri della storia, per difendere, completare e
estendere a livello mondiale l’"assalto al cielo" cominciato con la
Rivoluzione socialista d’Ottobre del 1917.
Questa Internazionale si è in
seguito frammentata dal punto di vista organizzativo e il suo programma è stato
abbandonato o fossilizzato; ma la validità della Quarta Internazionale e del
metodo del suo Programma Transitorio, l’attualità della lotta per la
rivoluzione mondiale e della tradizione di lotta da essa incarnata sono stati
storicamente dimostrati ed è urgente il loro sviluppo. Il ciclo storico aperto
nel 1917 non si è chiuso con lo stalinismo, l’organizzatore delle sconfitte e
il seppellitore della stessa Unione Sovietica nel 1991.
Il carattere storico della crisi
capitalistica mondiale del successivo decennio, che ha prodotto guerre e
rivoluzioni, conferma la natura della nostra epoca come epoca di transizione del
declino del capitalismo e della rivoluzione socialista mondiale. La tanto
pubblicizzata “globalizzazione” non ha aperto una nuova epoca storica ma ha
approfondito il declino del capitalismo; non ha risolto la crisi del sistema ma
l’ha “globalizzata” su una nuova scala, che rende ancora più necessaria
una soluzione globale alla crisi con mezzi rivoluzionari. Questa necessità si
manifesta ugualmente nel movimento sorto a Seattle e Genova, nel movimento
globale contro la guerra, e ora nelle battaglie di classe che si sviluppano in
Europa e internazionalmente.
A causa di questa crisi, gli
imperialisti cercano di deviare e neutralizzare questo crescente movimento di
lotta sociale, di manipolarlo con forme di centrosinistra di collaborazione e
integrazione di classe per stabilizzare il dominio borghese in crisi. Le vecchie
burocrazie riformiste socialdemocratiche e i Partiti Comunisti stalinisti così
come i gruppi dirigenti “della nuova sinistra” del movimento “per
un’altra globalizzazione” (WSF, ATTAC, ecc., assistiti da settori di
”estrema sinistra”, inclusi alcuni sedicenti “trotskysti” come il
cosiddetto “Segretariato Unificato della Quarta Internazionale”) sono parte
integrante di questi modelli di “soluzioni” di centrosinistra. L’esempio
di attacchi social liberali contro i lavoratori e i contadini senza terra
condotti dal governo Lula in Brasile -l’incarnazione dello “spirito” del
WSF di Porto Alegre- costituisce un serio campanello d’allarme circa il ruolo
di queste forze.
Contro tutte queste forze politiche
che cercano di legare le masse e i loro settori d’avanguardia al sistema
capitalistico e alle sue istituzioni internazionali attraverso un “dialogo
costruttivo” con il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il WTO,
l’Unione Europea etc. noi ribadiamo i principi che necessariamente stanno alla
base della discussione per la Rifondazione della Quarta Internazionale:
1)
L’attualità della lotta per la rivoluzione socialista e
per la dittatura del proletariato;
2)
La riaffermazione della necessità di lottare contro ogni
blocco con la borghesia democratica, contro tutte le forme di collaborazione di
classe in stile “fronte popolare” che portano inevitabilmente a ridurre il
proletariato e il suo partito ad appendici del capitale;
3)
La necessità di una rivoluzione sociale e/o politica nei
paesi dell’ex Unione Sovietica e dell’Europa orientale, in Cina, in
Indovina, in Corea del Nord e a Cuba;
4)
L’elaborazione di una strategia per il rovesciamento del
capitalismo fondata sul metodo degli obiettivi transitori;
Sulla base di questi principi,
chiamiamo tutti i militanti di avanguardia, le organizzazioni rivoluzionarie e
la sinistra classista ad unirsi a noi nella discussione e nella elaborazione del
programma e delle prospettive per la Rifondazione della Quarta Internazionale in
un Congresso Mondiale di delegati eletti, che avrà luogo a Buenos Aires in
Argentina, nella primavera del 2004.
Atene, 16 giugno 2003
(*) Appello promosso dalle seguenti
forze politiche:
Il
Comitato di Coordinamento del Movimento per la Rifondazione della Quarta
Internazionale
Partido Obrero (Argentina): Luis
Oviedo, Osvaldo Coggiola
EEK (Partito Operaio Rivoluzionaro)
(Grecia): Savas Michael-Matsas, Thodoros Loutsoubos, Yannis Angellis
Associazione Marxista Rivoluzionaria
Progetto Comunista (Italia): Franco Grisolia
Lega Operaia Marxista (Turchia):
Ender Coscun