FERROTRANVIERI ANCORA IN LOTTA: UN VOLANTINO DA GENOVA
Cari compagni, care compagne, trovate qui sotto un volantino del collettivo genovese di Progetto Comunista che è stato distribuito oggi allo sciopero degli autoferrotranvieri in quella città.
F.R.
Ancora
una volta con gli autoferrotranvieri in lotta!
Entro la fine del mese il Consiglio comunale di Genova dovrà pronunciarsi su un bilancio comunale 2004 che ripropone lo spezzettamento e la privatizzazione del servizio di trasporto pubblico. Il gioco delle parti tra Regione, Comune e Provincia per arrivare alla privatizzazione senza assumersene fino in fondo la responsabilità va avanti. Il Centrodestra chiude il rubinetto dei finanziamenti per “costringere” il Comune ad andare a gara, ma il Comune non ne sembra particolarmente addolorato e del resto la legge che istituisce le gare per i servizi pubblici si chiama Burlando! La Provincia sta a guardare, attenta a preservare i suoi “gioielli” Ali e Tigullio e tenendosi ben lontana da Amt. Ma a pagare per questo gioco cinico della politica rischiano – come sempre – di essere i lavoratori!
Per questo
bisogna esercitare la massima pressione su Regione, Comune e Provincia perché
tirino fuori i quattrini necessari a risanare Amt, abbandonando ogni ipotesi di
spacchettamento e cessione di quote societarie. Gli sprechi vanno eliminati, ma
il trasporto pubblico è un servizio sociale e non può essere gestito
perseguendo il pareggio di bilancio come se si trattasse di una qualsiasi
azienda privata. Il deficit di bilancio è fisiologico se vogliamo assicurare i
servizi di trasporto a decine di miglia di lavoratori, pensionati, studenti
nostri concittadini che non possono permettersi mezzi di trasporto privati (i
quali peraltro contribuiscono a intasare il traffico e a inquinare l’aria!).
Politici e
amministratori si trovano di fronte a una scelta di classe:
Il fallimento
del referendum sul contratto nazionale non ha cancellato il fatto che lo scorso
dicembre gli autoferrotranvieri abbiano dimostrato di avere in mano uno
strumento in grado di piegare le loro contro parti. Non è la lotta che ha
fallito, è il mancato coordinamento e la mancata generalizzazione della lotta
che ha condotto alla fine degli scioperi e di conseguenza al fallimento!
Continuiamo
dunque a lottare
· per
il risanamento di Amt
· per
il rilancio del servizio pubblico
· per
far pagare i costi del servizio pubblico a professionisti e imprenditori, non a
lavoratori, studenti e pensionati