ROMA - Fausto Bertinotti ha vinto, sia pure di misura, la battaglia interna per portare Rifondazione in Europa. Con 67 «sì» su 120 votanti il comitato politico nazionale del Prc ha approvato il documento proposto dal segretario, con il quale il Prc aderisce alla costituzione del Partito della sinistra europea. Il 7 e l’8 maggio la nuova formazione che comprende forze storiche della sinistra europea, dal Pcf francese alla spagnola Izquierda unida, terrà il congresso fondativo a Roma. La delegazione italiana, guidata da Bertinotti, sarà formata da 12 delegati. L’adesione del Prc al nuovo partito - che sogna «un’altra Europa, democratica, sociale, ambientalista, femminista e di pace» - non è stata indolore. La sinistra «trotzkista» di Marco Ferrando ha votato due documenti contrari alla linea del segretario, che hanno raccolto complessivamente 16 voti e ha annunciato che il 13 marzo si svolgerà un’iniziativa «apertamente critica» nei confronti dell’«attuale corso politico-culturale della maggioranza». Bersaglio di Ferrando, la svolta di Bertinotti verso un accordo di governo con l’Ulivo, che avrebbe creato «dissenso e disorientamento profondo» nel partito.