LA
MINORANZA DI SINISTRA DI RIFONDAZIONE
CONTESTA
LA SVOLTA PARADOSSALE DI BERTINOTTI VERSO IL CENTROSINISTRA
E
CHIEDE L'APERTURA DI UN DIBATTITO FINO AL CONGRESSO NAZIONALE STRAORDINARIO
Fausto Bertinotti ha avviato il
negoziato con l'Ulivo per un programma comune di governo per il 2006. Questo
è il significato di svolta dell'incontro di ieri tra il Prc e il
centrosinistra. I tre gruppi di lavoro, al massimo livello, per un programma
comune su Ambiente, Lavoro, Mezzogiorno, sono esplicitamente indirizzati a
quello sbocco.
Questa svolta, ancora agli inizi,
è davvero paradossale.
Bertinotti aveva dichiarato
"morto" l'Ulivo. Aveva assunto formalmente la "rottura della
gabbia dell'Ulivo" come asse della politica del partito. Aveva
celebrato la rottura con Prodi come "la vera rifondazione". Come
può ora annunciare "contrordine compagni"?
E tanto più questa svolta è
grave, nel momento in cui il centro liberale dell'Ulivo, a fianco di
Berlusconi, si contrappone all'estensione dell'art. 18, sostiene l'impresa
di guerra degli alpini in Afghanistan, si riserva ambiguamente di dichiarare
"legittima" un'eventuale guerra all'Irak se appoggiata dalla
maggioranza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
I fatti dimostrano che l'unità di
lotta di tutte le forze del movimento operaio contro il governo Berlusconi,
nella prospettiva di una vera alternativa, richiede la rottura con i
liberali e non una prospettiva di governo con essi.
In ogni caso, contro la svolta
ieri avviata, Progetto comunista, sinistra del Prc, svilupperà nel partito
e nei movimenti la più ampia azione politica a salvaguardia dell'autonomia
del PRC come forza di opposizione e delle stesse istanze dei movimenti.
E ricercherà in questa lotta il
fronte più ampio alla base del partito, ben al di là degli steccati
congressuali di mozione, chiedendo l'apertura immediata del più ampio
dibattito perché tutti i compagni e le compagne possano pronunciarsi
liberamente sulle vere proposte politiche alternative presenti nel partito,
dai circoli fino a un congresso nazionale straordinario.
Marco Ferrando
(Direzione nazionale PRC,
portavoce di Progetto comunista - sinistra del Prc)
Franco Grisolia,
Matteo Malerba (membri della Direzione nazionale PRC)
Francesco Ricci
(vicepresidente Collegio Nazionale Garanzia PRC)
Ivana Aglietti,
Tiziano Bagarolo, Vito Bisceglie, Maria Pia Gigli, Letizia
Mancusi, Tamara Piraccini, Michele Rizzi, Michele Terra
(membri del Comitato Politico Nazionale PRC),
Nicola di Iasio, Fabiana Stefanoni (membri del Coordinamento nazionale Giovani Comunisti)