GUERRA ALLA GUERRA
La guerra criminale di Bush e Blair contro l'Irak, col
sostegno di Aznar e Berlusconi, ha come scopo la supremazia nel mondo e,
quindi, il controllo delle sue risorse.
E' la guerra dell'imperialismo e del petrolio.
Il fatto che il solo annuncio della guerra -e quindi la
certezza di morti e distruzioni- abbia risvegliato i listini delle Borse
chiarisce una volta di più il volto disumano del capitalismo. La bandiera
della "civiltà" impugnata da Bush e Blair contro i popoli arabi
è solo ipocrisia e cinismo rivoltanti. L'unica bandiera della guerra
imperialista -oggi come ieri- è la bandiera del profitto.
Per questo la bandiera autentica della pace non sarà mai
impugnata e garantita dagli istituti del capitalismo mondiale. Né dall'ONU,
già responsabile di un embargo genocida contro l'Irak ed oggi più che mai
luogo di scambi, ricatti, compravendite. Né dalla diplomazia franco-tedesca
che rivendica unicamente il proprio diritto a concertare con gli USA il
controllo del mondo.
Una pace vera -giusta e durevole- potrà essere imposta
solamente da una rivoluzione socialista internazionale, capace di liberare
il mondo dal capitalismo e di riconsegnarlo all'umanità.
Ora è il momento della mobilitazione: nei luoghi di
lavoro, nelle scuole, nelle piazze.
- Difendiamo l'Irak dall'aggressione: che siano le masse
operaie e contadine irakene a rovesciare Saddam Hussein a favore di un
proprio governo, e non i bombardieri americani e inglesi a favore di un
governo coloniale.
- Nessuna base e spazio aereo va concesso
all'aggressione.
- Assediamo ambasciate e consolati di Usa, Gran Bretagna
e Spagna.
- Organizziamo il boicottaggio attivo e di massa di ogni
attività di guerra.
- Occupiamo scuole e università.
- Promuoviamo ovunque scioperi contro la guerra sino allo
sciopero generale italiano ed europeo.
- Imponiamo il ritiro delle truppe italiane
dall'Afghanistan.
- Denunciamo gli interessi di guerra dell'ENI e delle
aziende italiane interessate all'affare della ricostruzione:
nazionalizziamole senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori.
- Cacciamo il governo Berlusconi, governo di guerra e di
rapina: la sua caduta sarebbe la rottura del fronte internazionale di guerra
e un incoraggiamento alla ribellione alla guerra in tutto il mondo.
- Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici,
unica vera garanzia di pace.
Associazione
marxista rivoluzionaria
PROGETTO COMUNISTA
sinistra del PRC