PROGETTO COMUNISTA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 GENNAIO A ROMA

Potete leggere qui sotto il testo del volantino che diffonderemo all'iniziativa organizzata per il giorno 15 dal Manifesto a Roma (alla Fiera di Roma, via dell'Arcadia, 40, dalle 10,30 in poi).

 
Francesco Ricci
 

 
 
 

UNIRE LA SINISTRA ,

ROMPERE COL CENTRO CONFINDUSTRIALE

 

Questa assemblea raccoglie positivamente l’insieme delle forze della sinistra sociale e politica italiana, delle rappresentanze di movimento, dei protagonisti di tre anni di lotte.

Ma proprio per questo pone a tutti noi la responsabilità di una scelta e di una prospettiva chiara: quella di concorrere alla sconfitta di Berlusconi dal versante delle nostre lotte, non dal versante delle ragioni opposte dei poteri forti del Paese.

Le grandi imprese e le grandi banche vogliono il ritorno della concertazione e della pace sociale contro la stagione dei movimenti. Per questo puntano su un governo di centrosinistra che sia privo di un’opposizione politica e sociale. Per questo il centro liberale dell’Ulivo (Margherita, maggioranza Ds, Sdi), legato alle classi dominanti, offre ministeri alla sinistra e chiede ai movimenti di fare da sgabello.

 

Questa operazione di alternanza può e deve essere respinta.

Tre anni di lotte, le speranze di una giovane generazione non possono essere piegate a un nuovo compromesso storico. Undici milioni di lavoratori e di giovani che hanno votato per l’estensione dell’articolo 18 non possono essere subordinati a un’alleanza di governo con gli amici della Confindustria. Milioni di pacifisti non possono andare al governo con i sostenitori dell’esercito europeo e delle “guerre umanitarie”, e sotto la loro guida.

 

E’ possibile e necessario che la sinistra sociale e politica, a partire da questa Assemblea, vari una prospettiva nuova.

Non si tratta di ridurci a consiglieri di sinistra di Prodi-Montezemolo o in suoi sostenitori critici esterni. Si tratta di rilanciare un programma di opposizione radicale e di massa a Berlusconi e alle classi dominanti del Paese; di unire le forze in una vertenza generale unificante dell’insieme del mondo del lavoro e dei disoccupati; di rilanciare una vera opposizione alla missione coloniale in Irak e al ruolo dell’imperialismo italiano in quel Paese, a partire dal ritiro immediato e incondizionato delle truppe.

 

Solo il rilancio di una lotta radicale –che generalizzi la lezione di Scanzano e di Melfi- può cacciare Berlusconi e creare le condizioni di un’alternativa vera.

Ma per liberare questa opposizione a Berlusconi è necessario rompere con Prodi e respingere la concertazione con Montezemolo.

E’ necessario costruire insieme un polo autonomo di classe e anticapitalistico che unisca nell’azione la sinistra italiana sul terreno dei un’alternativa di società e di potere.

Fuori da questa prospettiva di svolta, rischiamo di ripercorrere sentieri già battuti e già falliti, magari sotto la bandiera di “un nuovo mondo possibile”.

 

Associazione marxista rivoluzionaria

PROGETTO COMUNISTA

sinistra del PRC

 

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