PROGETTO COMUNISTA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 GENNAIO A ROMA
Potete leggere qui sotto il testo del volantino che diffonderemo all'iniziativa organizzata per il giorno 15 dal Manifesto a Roma (alla Fiera di Roma, via dell'Arcadia, 40, dalle 10,30 in poi).
UNIRE
ROMPERE
COL CENTRO CONFINDUSTRIALE
Questa
assemblea raccoglie positivamente l’insieme delle forze della sinistra
sociale e politica italiana, delle rappresentanze di movimento, dei
protagonisti di tre anni di lotte.
Ma
proprio per questo pone a tutti noi la responsabilità di una scelta e di una
prospettiva chiara: quella di concorrere alla sconfitta di Berlusconi dal
versante delle nostre lotte, non dal versante delle ragioni opposte dei poteri
forti del Paese.
Le
grandi imprese e le grandi banche vogliono il ritorno della concertazione e
della pace sociale contro la stagione dei movimenti. Per questo puntano su un
governo di centrosinistra che sia privo di un’opposizione politica e
sociale. Per questo il centro liberale dell’Ulivo (Margherita, maggioranza
Ds, Sdi), legato alle classi dominanti, offre ministeri alla sinistra e chiede
ai movimenti di fare da sgabello.
Questa
operazione di alternanza può e deve essere respinta.
Tre
anni di lotte, le speranze di una giovane generazione non possono essere
piegate a un nuovo compromesso storico. Undici milioni di lavoratori e di
giovani che hanno votato per l’estensione dell’articolo 18 non possono
essere subordinati a un’alleanza di governo con gli amici della
Confindustria. Milioni di pacifisti non possono andare al governo con i
sostenitori dell’esercito europeo e delle “guerre umanitarie”, e sotto
la loro guida.
E’
possibile e necessario che la sinistra sociale e politica, a partire da questa
Assemblea, vari una prospettiva nuova.
Non
si tratta di ridurci a consiglieri di sinistra di Prodi-Montezemolo o in suoi
sostenitori critici esterni. Si tratta di rilanciare un programma di
opposizione radicale e di massa a Berlusconi e alle classi dominanti del
Paese; di unire le forze in una vertenza generale unificante dell’insieme
del mondo del lavoro e dei disoccupati; di rilanciare una vera opposizione
alla missione coloniale in Irak e al ruolo dell’imperialismo italiano in
quel Paese, a partire dal ritiro immediato e incondizionato delle truppe.
Solo
il rilancio di una lotta radicale –che generalizzi la lezione di Scanzano e
di Melfi- può cacciare Berlusconi e creare le condizioni di un’alternativa
vera.
Ma
per liberare questa opposizione a Berlusconi è necessario rompere con Prodi e
respingere la concertazione con Montezemolo.
E’
necessario costruire insieme un polo autonomo di classe e anticapitalistico
che unisca nell’azione la sinistra italiana sul terreno dei un’alternativa
di società e di potere.
Fuori
da questa prospettiva di svolta, rischiamo di ripercorrere sentieri già
battuti e già falliti, magari sotto la bandiera di “un nuovo mondo
possibile”.
Associazione
marxista rivoluzionaria
PROGETTO
COMUNISTA
sinistra
del PRC
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