PRC A BOLOGNA: IL GOVERNISMO DEI DIRIGENTI BERTINOTTIANI E GRASSIANI

Spesso nei dibattiti congressuali ci sentiamo dire che bisogna confrontarsi con le "questioni concrete". In questo testo (di qualche settimana fa) di due dirigenti bolognesi di Progetto Comunista, Michele Terra e Federico Bacchiocchi, si esaminano brevemente e concretamente i risultati della presenza del Prc nella giunta di centrosinistra di Bologna (Cofferati).

Buona lettura,
 
Francesco Ricci
 

 

Rifondazione nella giunta Cofferati a Bologna


La vittoria di Cofferati ha coinciso con il peggior risultato elettorale di Rifondazione Comunista al Comune di Bologna. Nessuna delle componenti (grassiani e bertinottiani) che hanno gestito il partito in questi ultimi anni ha fatto uno straccio di analisi di ciò che è accaduto: prima si sono promossi nei posti istituzionali e poi si sono autoassolti per il disastroso risultato del partito.
Vorremmo quindi utilizzare il prossimo congresso del Prc per discutere di contenuti e politica anche a livello locale, evitando di fare referendum pro o contro Bertinotti o Monteventi. Non ci interessa rimuovere responsabilità e  programmi politici per assistere ad una squallida e squalificante corsa alla poltrona di segretario.
Approfittiamo quindi dell'occasione per parlare del Prc bolognese e di come sia giunto a questa situazione.


E' bene ricordare che la segreteria che ha gestito tutta la fase elettorale, come quella precedente, era composta da cinque membri dell'area del segretario Sconciaforni e da quattro bertinottiani. Queste due aree hanno quindi pari responsabilità di fronte all'insuccesso del Prc. Ma nonostante lo scarso risultato proprio gli artefici di ciò si sono garantiti un posto nelle istituzioni: Sconciaforni è capogruppo Comune, mentre dei quattro bertinottiani presenti nelle segreteria uno è presidente del q.re San Donato, uno capogruppo in Provincia, una è assessore a Zola e l'ultimo non è riuscito a diventare consigliere a Bologna pur essendo in testa di lista.
In realtà la maggioranza del Prc ha rinunciato per oltre un anno a differenziarsi da Cofferati accettandolo fin da subito come l'uomo della provvidenza, rimuovendo il tradimento dell'ex segretario CGIL al referendum sull'art.18. Non solo. Rifondazione in tutto il periodo elettorale non ha fatto nulla per caratterizzarsi, dando di fatto l'impressione che un voto al Prc avesse lo stesso significato di qualunque altro partito del centrosinistra.

I primi mesi di amministrazione Cofferati hanno dimostrato una volta di più come Bologna sia ostaggio dei poteri forti (Assindustria, Lega Coop, Collegio costruttori, Curia, ecc.), e come il centrosinistra ne garantisca direttamente gli interessi. Ed è così che vanno avanti i grandi progetti speculativi sulla città e sulla provincia, innanzitutto metropolitana e passante nord (decisi senza consultazioni, con buona pace della democrazia partecipativa). Inoltre si aumentano i finanziamenti comunali alle scuole private!
Come sinistra del Prc avevamo ampiamente denunciato tutto ciò in campagna elettorale, purtroppo i fatti ci stanno dando ragione.
Ora che si apre il congresso faremo di tutto perché parallelamente al dibattito sulle questioni nazionali si affrontino anche i nodi della politica bolognese, per parte nostra proporremo una netta inversione di rotta del partito rispetto all'amministrazione locale. La politica degli Sconciaforni e dei Malagoli porta solo ad una subordinazione del Prc al centrosinistra e ai grandi potentati economici, tanto che nessuno si è ancora accorto che i comunisti sono al governo della città.

Su questi temi vogliamo confrontarci con i compagni e le compagne, anche fuori dal partito perché le grandi questioni sopra citate non riguardano solo il Prc. Poco ci interessano discussioni su proposte nominative per il posto di segretario provinciale, fatte da chi deve a tutti i costi recuperare consensi nel partito e non vuole giocare la propria faccia in una possibile sconfitta. Tra l'altro Valerio Monteventi, che è persona intelligente, sa bene che non è proprio elegante entrare in un partito il giorno prima del congresso solo perché è stata offerta la segreteria provinciale o qualche altro incarico per il futuro.



Michele Terra
Comitato politico Naz. Prc

Federico Bacchiocchi
Segreteria prov. Prc Bologna